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Il piano di Maggie

Regia di Rebecca Miller vedi scheda film

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La recensione su Il piano di Maggie

di alan smithee
6 stelle

Maggie ha davvero un piano ben organizzato per la propria vita. Sa cosa vuole, lo ottiene, ma poi si sente in colpa. Greta Gerwig è la regina della commedia indipendente e piega sul suo personaggio carino e buffo anche i registi più stilisticamente originali. Gran segno di carattere e personalità.

Maggie è una bella ragazza, tenera, un pò goffa, ma molto intraprendente e disposta a tutto pur di costruirsi una vita come vuole lei. Il giorno in cui, per pura coincidenza (il cognome molto simile che le comporta l'errato invio di un assegno relativo ad un contributo non dovuto) entra in contatto con un affascinate scrittore quarantenne, finisce per innamorarsene, nonostante l'uomo sia già sposato con una sofisticata imprenditrice più anziana di lui e abbia già all'attivo due bambini.

Finiscono per andare a convivere, per avere una figlia assieme. Ma Maggie finisce per sentirsi in colpa e considerarsi una ladra di cuori. In fondo a lei interessa soprattutto essere madre, e per questo cerca di indurre il suo compagno a tornare dalla moglie precedente, donna apparentemente tenace ed indipendente, in realtà bisognosa di un compagno e molto propensa a buttarsi giù.

Greta Gerwing è ormai un personaggio: anzi un portento! circondata dai migliori registi ed autori della corrente indipendente americana, siano essi Noah Baumbach, Whit Stillman, Barry Levinson (in versione autoriale fuori dalle majors), persino Mia Hansen-Love, e prossimamente pure il grande Todd Solondz, riesce, qui ad esempio diretta dalla valida autrice (e compagna di Daniel day Lewis) Rebecca Miller (suoi i validi Pippa Lee, Personal Velocity, La storia di Jack e Rose), a riprodurre sempre il suo personaggio di ragazza goffa, di buon cuore ma indipendente e determinata, facendo in modo che cineasti talentuosi e dal carattere e stile toalmente personale si annientino per lei producendo sempre la stessa commedia carina e piuttosto riuscita, forse un pò verbosa e uguale a se stessa, contornata di personaggi minori nevrotici e pieni di teorie quanto basta, ma sofisticata e condotta con stile accattivante da accontentare gli amanti della commedia.

Un ritorno di Frances, anzi "Maggie" Ha..... 

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