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La comune

Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La comune

di ethan
6 stelle

Nella Copenhagen di metà anni '70, i coniugi Erik (Ulrich Thomsen), un insegnante, e Anna (Trine Dyrholm), una giornalista tv, genitori dell'adolescente Freja (Marta S. W. Hansen), per far fronte agli ingenti costi di gestione della villa ereditata dall'uomo decidono di mettere in atto l'idea, covata da tempo, di una Comune, contattando i loro amici più intimi: alla spicciolata facciamo la conoscenza di Allon (Fares Fares), uomo adulto dalla lacrima facile, dell'indipendente Mona (Julia Agnete Vang) e l'altra coppia formata da Ditte (Anne Gry Henningsen) e Ole (Lars Ranthe), anch'essi con un figlio piccolo, Vilads (Sebastian G. Milbrat), la cui vita pare segnata da una malattia incurabile. L'equilibrio che si forma all'interno dell'improvvisata Comune, già precario di per sé, si rompe quando Erik si innamora di una sua studentessa, la bella Emma (Helene R. Neumann).

'La comune' (Kollektivet) segna un ulteriore distacco dal Dogma '95 da parte del regista Thomas Vinterberg, dato che nel mettere in scena una storia, scritta in copia con Tobias Lindholm, che lo stesso autore dice essere ispirata a esperienze realmente vissute, appare subito studiata 'ad arte' l'alternanza metodica e programmatica tra momenti drammatici e più leggeri, da commedia, tra una lacrima e una risata od un sorriso, in questa che è chiaramente una rievocazione nostalgica, autoassolutoria e compiaciuta di un'epoca ben precisa e circostanziata, caratterizzata da spinte libertarie, in particolare relative allo stile di vita.

Mentre la rievocazione del periodo storico rimane tutto sommato in disparte, Vinterberg si focalizza principalmente sulla coppia borghese alla deriva per l'entrata in gioco della componente esterna, rappresentata dall'allieva del docente, formata da Erik e Anna, con il resto del gruppo, a fare quasi da testimone oculare della loro frattura, descritto in modo superficiale: questo fa si che tutti i personaggi secondari siano pressoché dei cliché, senza parlare della relazione tra Erik ed Emma,  che rappresenta quanto di più scontato si possa vedere.

Buona invece la direzione degli attori, tutti molto a loro agio e in particolare Ulrich Thomsen e Tryne Dirholm, premiata con l'Orso d'argento alla Berlinale 2016.

Voto. 6,5.

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