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Solo chi cade può risorgere

Regia di John Cromwell vedi scheda film

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La recensione su Solo chi cade può risorgere

di teaestefano
10 stelle

Secondo me, uno dei migliori noir in assoluto. La trama è complessa, il ritmo non lascia un attimo di respiro, e la tensione è sempre elevata. Bogart come sempre è un mito, e qui più che altrove incarna il tipo duro dal cuore buono, ed è lui che cade ai piedi della donna e non il contrario (come in molti altri film). Il centro dell'intreccio è un torbido caso di omicidio (mai chiarito completamente), attorno al quale ruota una serie di personaggi negativi o per lo meno ambigui, che vivono in un mondo fatto di denaro e falsità. La stessa dark lady (una a noi sconosciuta ma brava Elizabeth Scott) è parecchio ambigua e ha più di qualcosa da nascondere. Quanto all'amore per Bogart è però sincera e sarà quello, in un momento di verità, a spingerla a chiedere perdono a lui e a Dio per il male commesso. I personaggi sembrano come impigliati in una catena di eventi che li porterà necessariamente alla rovina, anche quando un'ultima possibilità offrirebbe loro l'occasione di chiamarsi fuori appena in tempo. Ogni spettatore intuisce chiaramente che l'ultima puntata di Bogart da Martinelli non avrà conseguenze positive, ma lui non lo capisce. E, accecato, ci va. Dopo un groviglio di rivalità, omicidi, inganni, lo splendido finale (benché non lieto) giunge come un balsamo allo spettatore. Erano grandi film questi, che sapevano parlare di odio, gelosia, vendetta, omicidio, senza nichilismo, senza violenza o quasi, scavando in profondità i personaggi e le problematiche morali connesse, e che avevano un altro indiscutibile pregio: il messaggio che il delitto, l'inganno, e il male in generale non pagano mai, anche se a commetterli sono persone non malvage nel vero senso, ma che si erano lasciate andare all'impeto delle passioni. La tv, meschina, miope e vuota, non fa vedere mai questi capolavori.

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