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Salinger - Il mistero del giovane Holden

Regia di Shane Salerno vedi scheda film

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La recensione su Salinger - Il mistero del giovane Holden

di mm40
4 stelle

Una ricostruzione attendibile della vita del più misterioso fra i grandi scrittori del Novecento: J. D. Salinger, assurto alla fama nel secondo dopoguerra con Il giovane Holden e pochi anni dopo ritiratosi a vita privata per quasi mezzo secolo, fino alla morte.

 

Il motivo per cui questo documentario attira lo spettatore è perchè non ne esistono altri (almeno di facile reperibilità) sul mito-Salinger. A tutti gli effetti, come giustamente sostiene filmtv.it, quest'opera racconta Salinger come egli stesso non avrebbe mai voluto: in maniera rumorosa, gossipara, ridanciana, a base di effettacci sonori e ribadendo le stesse immagini e gli stessi concetti più volte, fino allo stordimento. O alla creazione della leggenda: ma per quella non servono Shane Salerno e le sue inchieste d'assalto, lo scrittore americano è stato santificato già in vita dal suo stile di vita schivo oltre ogni dire, nonchè dal fenomeno-Holden, certamente. Caso letterario del secolo, probabilmente: Il giovane Holden viene rifiutato più e più volte, per lunghissimi anni, da innumerevoli case editrici; ma quando esce - e lo fa per una casa di modesto rilievo - si impone immediatamente, generando un'idolatria nei confronti dello scrittore che porta quest'ultimo a ritrarsi sempre più, fino a scomparire completamente dalla scena e a decidere di non pubblicare mai più una sola riga. Sebbene continuasse a scrivere, cosa del resto nota anche prima di vedere questo film. Ma Salerno ha dalla sua una condizione non da poco: qui riesce a intervistare parenti stretti e amici personali di Salinger, ovvero le uniche persone con cui lui abbia mai avuto realmente a che fare negli ultimi cinquant'anni della sua esperienza terrena. Coloro ai quali per tutti questi anni Salinger aveva chiesto (o imposto, meglio) il massimo riserbo, cioè il silenzio. Non è chiaro come Salerno sia riuscito in tale impresa, ma evidentemente ce l'ha fatta; non che i testimoni rivelino granchè di sensazionale, poi, ma pur sempre di notizie affidabili e di prima mano si trattano. Fra cafonerie varie - vengono intervistati perfino Edward Norton e Philip Seymour Hoffman, non è ben chiaro a che titolo - e proclami assolutamente inverosimili (ad es. quello secondo cui entro il 2020 uscirà il secondo volume delle storie della famiglia Caulfield: può essere, ma nessuno lo sa per certo - e Salerno invece qui lo afferma spavaldo), viene da pensare che Salinger avrebbe meritato senz'altro di più: avrebbe meritato il silenzio, forse. 4/10.

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