Regia di Domenico Costanzo vedi scheda film
Domenico Costanzo scrive e dirige, Alessandro Paci interpreta, Massimo Ceccherini fa un cameo in versione shaolin. Il risultato è completamente da dimenticare.
La vita da sogno del titolo è quella che Lorenzo, irrealizzato bambinone quarantenne con la fissa per Cekke Lin e il kung fu, spaccia come sua alla bella Cinese Song Lee, ignaro che anche lei le sta vendendo gatto per lepre. Questo il sottilissimo plot attorno al quale Domenico Costanzo e Alessandro Paci, rispettivamente dietro e davanti alla macchina da presa, cercano di costruire qualcosa che assomigli a un film. Spoiler: non ci sono riusciti! La pellicola di Costanzo sta infatti al Cinema con la C grande come il già citato Cekke Lin sta a Bruce Lee. Da dove cominciare? La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, è esile e priva d'inventiva e/o colpi di scena che possano occasionalmente destare lo spettatore dal torpore nel quale va inevitabilmente cadendo con l'incedere della visione. I 3-4 brevi siparietti di Massimo Ceccherini in versione shaolin, il già menzionato Cekke Lin, sono francamente da latte alle ginocchia come livello, ma restano anche l'unica intuizione vagamente originale in uno script altrimenti davvero privo di vita. Il cast è formato da Paci impegnato in uno one-man-show, accompagnato da una serie di sconosciuti (a me, quanto meno) tipo le due super-siliconate Anna Rita Del Piano e Cristina Del Basso o il comico pugliese Emanuele De Nicolò, una sorta di Nino Frassica che parla come Lino Banfi. Più il Ceccherini di cui sopra, il cui minutaggio è però minimo e il suo ruolo periferico al nucleo della storia. L'aspetto tecnico è anch'esso di infimo livello, da sit-com economica insomma, cosa che contribuisce a dare al tutto un'aura da dilettanti allo sbaraglio. Davvero un film da evitare come le zecche.
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