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Ender's Game

Regia di Gavin Hood vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ender's Game

di trebby
2 stelle

Tratto da un ciclo di romanzi scritto parecchi anni fa questo film di fantascienza nonostante l'ottimo cast sembra non decollare mai. La trama è abbastanza trita e ritrita: una razza aliena che sembra imparentata con le formiche minaccia nuovamente l'umanità, un militare interpretato da un irriducibile Harrison Ford addestra ragazzini, la trama si concentra quindi su un giovane brufoloso chiamato Ender. I richiami a ''full metal jacket'', ''gunny'' e altri film sull'addestramento militare sono comunque cosa buona, una delle poche cose da salvare in questa penosa pellicola. I dialoghi sembrano tratti da un film pensato per bambini di 12 anni, ovvero quando la fantascienza diventa goffa parodia della scienza stessa, un pò di rivalità tra compagni di classe che sembra venire fuori da un ''teen drama'' ambientato in un liceo di Clevaland nei primi anni 2000, ragazzini senza barba che giocano con i videogame e allo spettatore viene voglia di cambiare canale. La giovane stella hailee Stenfeld che pochi anni prima a 14 anni aveva stupito tutti in ''Grinta'' non incide più di tanto, il regista non la usa molto bene. Interessante notare come nella Hollywood ''radical chic'' del politicamente corretto, che fa festa ogni volta che un candidato democratico viene eletto presidente degli USA il cattivo di turno è un nanerottolo di un metro e mezzo con un naso enorme, ditemi voi se questo non è ''body shaming''? Oltretutto questo bulletto che si chiama Bonzo (notare la sinistra assonanza con il celebre epiteto della nostra lingua) è pure un emerito pirla, pur avendo un fisico gracile ed esile cerca di picchiare Ender ed alla fine finisce all'ospedale. Verso la fine il film finalmente decolla, ma ormai forse è troppo tardi, emergono comunque tematiche interessanti: i militari americani che pur avendo commesso crimini di guerra vengono acclamati come eroi, vedi i piloti dell'Enola Gay, la propaganda bellica che distorce totalmente le ragioni del nemico, che poi forse non è così cattivo, gli alti vertici dello stato in generale e delle forze armate in particolare che nascondono la verità ai soldatini di leva. Tutti temi molto interessanti ma il regista sadico li comprime in una manciata di minuti, non puoi tirare fuori temi così interessanti negli ultimi 5 minuti del film dopo 115 minuti circa di tematiche demenziali e pseudoscientifiche che solo ai bambini di 12 anni possono interessare. Sentire parlare di effetto fionda nella missilistica di base può destare l'interesse di un monello di seconda media che con la fionda tira sassi alla finestra del vicino, tuttavia un adulto si fa quattro risate.

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