Regia di David Barrett vedi scheda film
Debole thriller d'azione.
Jeremy Coleman è un vigile del fuoco.Finito il suo turno si ferma in un piccolo spaccio, dove assiste impotente all'omicidio a sangue freddo del gestore e di suo figlio,da parte di Neil Hagan,un capo spietato di una gang organizzata e ben equipaggiata, che inneggia alla supremazia ariana.Jeremy riesce a scappare incolume e dopo aver raggiunto la stazione di polizia e aver identificato il colpevole,dovrebbe testimoniare contro di lui, ad un processo previsto dopo quindici giorni.Il prezzo da pagare è alto,deve rinunciare alla sua identità e alla sua abituale vita.Dopo un colloquio con il coriaceo ma onesto e tenace tenente,Mike Cella, alias Bruce Willis,decide di collaborare,ragion per cui viene inserito in un programma di protezione gestito dall'FBI,ma dietro cauzione Hagan riesce ad uscire e minaccia apertamente Jeremy,che dunque viene trasferito da Long Beach a New Orleans, in attesa del processo,nel frattempo s'innamora ricambiato dell'agente federale Talia, sua guardia del corpo, ma viene raggiunto dagli uomini del boss, che in un conflitto a fuoco feriscono la ragazza. Per proteggere la sua donna, Jeremy durante l'ennesimo trasferimento scappa e si mette da solo sulle tracce di Hagan e malgrado la sua iniziale scarsa attitudine e ritrosia all'utilizzo di armi,si trasforma miracolosamente e rapidamente, in una sorta di giustiziere implacabile e infallibile. Debole thriller che imbocca più strade,senza sapere bene dove andare a parare,scivola sui soliti cliché,con una sceneggiatura raffazzonata. Le caratterizzazioni di Duhamel e soprattutto di D'Onofrio sono stereotipate e in più di un momento i personaggi appaiono poco verosimili. D'Onofrio, attore ormai specializzato in ruoli da cattivo,qui gigiona troppo e va sopra le righe La regia di Barrett è ,molto concitata e disordinata ,per buona parte del film,classificabile a metà tra il revenge-movie classico e il poliziesco,
Le figure di Bruce Willis e Rosario Dawson sono sprecate,hanno poca incisività sul piano narrativo e poca forza scenica, quelle dei caratteristi Kevin Dunne, Richard Schiff e Vinnie Jones,sono del tutto evanescenti ,film scarso anche in termini di suspense e tensione
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