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The Ring 2

Regia di Hideo Nakata vedi scheda film

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La recensione su The Ring 2

di mmciak
6 stelle

"The Ring 2" diretto nel 2005 da Hideo Nakata,
devo dire che non mi è dispiaciuto, ma anche lasciato perplesso.

La storia racconta che dopo sei mesi da quando Rachel,
giornalista di cronaca nera della città di Seattle,
è riuscita a sfuggire a Samara Morgan e alla  VHS maledetta
che preannuncia la morte di chi ne guarda il contenuto.

Lei e suo figlio Aidan si sono quindi trasferiti nella
cittadina di Astoria, nello Stato dell'Oregon, per ricominciare
una vita normale lontani dai luoghi dei loro passati tormenti.

Ma purtroppo la maledizione le seguirà.

Il Film prodotto dalla DreamWorks, rappresenta il sequel
di "The Ring" del 2001 e il primo Americano del Maestro
Giapponese Hideo Nakata, che praticamente fa un auto-
remake di "Ringu 2" del 1999, con modifiche
nella sceneggiatura, ma sarà che forzato dall'industria
USA non è proprio in forma, e le sue scelte registiche
geniali si vedono a tratti.

Però il regista punta molto sulla inquietudine e riesce
a creare questa atmosfera, ma anche sul rapporto
mamma-figlio, dove poi gira tutto il complesso.

Ma bisogna dire che Samara, che praticamente
entra dentro il figlio, che diventa serio,
continua la persecuzione verso Rachel,
e lei viene incolpata sui lividi del figlio,
con tanto di servizi sociali, ma alcune cose
della storia, come questa, non viene molto
approfondita.

Insomma Rachel per liberare il figlio,
cerca di trovare la chiave decisiva per
Samara.

Poi il Film ha un ritmo blando, e allora
cade nel macchinoso e ripetitivo,
abbassando la qualità di tutto il complesso,
e Nakata e con il freno a mano, in senso creativo,
perché il sequel Giapponese era il contrario.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano ancora la bella e brava
Naomi Watts e il piccolo David Dorfman,
e poi Simon Baker-Sissy Spacek e Elizabeth Perkins.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la buia Fotografia di Gabriel Beristáin,
gli effetti speciali di Peter Chesney,
le tese musiche di Hans Zimmer, Henning Lohner
e Martin Tillman, e le scenografie di James D. Bissell,
che rendono una buona e efficace messa in scena.

In conclusione un Film medio,
inferiore al precedente, ma anche all'originale
Giapponese, nonostante la regia era stata affidata
a Nakata, che era lo stesso regista della trilogia
originale, che probabilmente per colpa della
produzione di Spielberg, è allora Nakata e
con il freno tirato, e si vede a sprazzi il suo
lato creativo, ma riesce nell'obbiettivo di essere
inquietante, cadendo nel macchinoso e anche
per la noia, perché prevedibile, e ti aspetti cosa
succede, prima che accade, perciò mi auguro
che Nakata dopo sia tornato se stesso dopo
questo.

Il mio voto: 6.

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