Regia di Julian Gilbey vedi scheda film
Interessante, mozzafiato, a tratti anche eccessivamente cruento questo film che partendo dai paesaggi e dai pericoli dell'alta montagna (siamo in Scozia) svolta inaspettatamente verso una vicenda di criminali senza scrupoli.
Un gruppo di brave persone in escursione alpinistica si imbatte per caso, e la liberano portandosela dietro, in una bambina straniera. Capiranno solo dopo che si trattava di una rapita. Sulle loro tracce due o più bande di sanguinari criminali stranieri o mercenari (da una parte i rapitori, dall'altra chi cerca la liberazione della piccola, ma senza che tra di loro si possano distinguere buoni e cattivi: tutti cattivi).
Anche troppo sangue e violenza in queste valli e paesini tranquilli; ma quello che piace è vedere il contrasto tra i cattivi e i "normali" civili (come potremmo essere noi); vedere che il gruppetto di persone per bene qualunque è istintivamente pronto, tutti uno per uno, a sacrificare la propria vita per questa bambina sconosciuta - con cui non si capiscono ma chiaramente indifesa ed innocente - quasi fosse una loro figlia.
Gli do una sufficienza stiracchiata pe il troppo sangue e la troppa violenza, altrimenti avrebbe meritato di più.
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