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I sospiri del mio cuore

Regia di Yoshifumi Kondô vedi scheda film

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La recensione su I sospiri del mio cuore

di marco bi
6 stelle

Ognuno di noi è una perla grezza che va raffinata, con impegno, studio e applicazione, giorno dopo giorno, lasciando anche spazio alla fantasia e al destino che conta ma fino ad un certo punto! Più le perle sono piccole e nascoste più brilleranno quando saranno portate alla luce e lavorate. Insolito l’utilizzo della canzone ‘Take me home...

Lungometraggio prodotto dallo Studio Ghibli e unico diretto da Yoshifumi Kondo (più esperto come disegnatore ma se non fosse morto 3 anni dopo chissà…), piacevole e coinvolgente storia di formazione raccontata con la solita grazia e delicatezza propria di questa famosa casa di animazione, sceneggiato e prodotto da Hayao Miyazaki, non è adatto ai più piccoli perché temi adolescenziali come le scelte in l’amore, la formazione da intraprendere per le future scelte lavorative, sono sempre in primo piano lasciando poco spazio al divertimento più presente in altri film Ghibli. Purtroppo, nonostante i bei disegni della città, della bottega degli artigiani e di meccanismi complessi, nonostante il gatto sornione, il film non lascia il segno.                                            

scena

I sospiri del mio cuore (1995): scena

 La giovane adolescente Shizuku ama i libri, cantare e riscrivere canzoni nella propria lingua. Vive in una piccola anonima casa di una grande città giapponese con la famiglia (padre, madre e ‘sorellona’), poco attenta a lei perché sono tutti occupati con i propri lavori. Nella biblioteca conosce e si invaghisce di un giovane apprendista liutaio (omaggio di Miyazaki all’arte italiana) che prende gli stessi libri prima di lei, poi, grazie ad un gatto girandolone, conosce il nonno del giovane che è un antiquario abile riparatore. Così Shizuku, poco a suo agio con le amiche (una è innamorata di un ragazzo che però ama lei ma lei ama un altro!) e la sorella più grande, entra in un mondo fantastico fatto di strumenti costruiti a mano, bambole, orologi preziosi e misteriosi che la fanno sognare (soprattutto è colpita da una statuetta raffigurante un elegante barone con la testa di gatto!) ma anche sentire inadeguata perché lei non eccelle in nulla, allora il nonno del ragazzo le svela un segreto, che poi è anche la morale del film, e la convincerà a fare qualcosa di importante…                                              
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I sospiri del mio cuore (1995): scena

 Ognuno di noi è una perla grezza che va raffinata, con impegno, studio e applicazione, giorno dopo giorno, lasciando anche spazio alla fantasia e al destino che conta ma fino ad un certo punto! Più le perle sono piccole e nascoste più brilleranno quando saranno portate alla luce e lavorate. Alla fine i nostri due ragazzi, dopo essere saliti su una collina, vedranno una fantastica alba…facile ma efficace metafora di una bella futura vita insieme. Insolito l’utilizzo nel film della famosa canzone ‘Take me home, Country Roads’ di John Denver…ne viene fatta una versione in giapponese e per noi una in italiano!                                           

scena

I sospiri del mio cuore (1995): scena

 

             

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