Espandi menu
cerca
Project X. Una festa che spacca

Regia di Nima Nourizadeh vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mc 5

mc 5

Iscritto dal 9 settembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 119
  • Post 1
  • Recensioni 1059
  • Playlist 57
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Project X. Una festa che spacca

di mc 5
2 stelle

Questo film è diventato -a buon diritto- un caso cinematografico a sè. E non è difficile capire perchè. Intanto in patria ha incassato cifre favolose e anche qui da noi, nonostante sia uscito ormai da tre settimane, è saldamente piazzato al terzo posto del box office. La trama praticamente non esiste. Diciamo che esiste uno sfondo (un quartiere -direi borghese medio alto- della città di Pasadena) e una situazione (un gruppetto di liceali decide di organizzare una festa di compleanno che poi si trasformerà in un rave party selvaggio e distruttivo). L'operazione porta il marchio di Todd Phillips, autore del celeberrimo "Una notte da leoni", qui presente in veste di produttore, anche se si vocifera che tale Nima Nourizadeh sia una sorta di prestanome e abbia co-diretto il film assieme allo stesso Phillips. Devo subito dire che ho detestato entrambi gli episodi di "Una notte da leoni", ritenendolo un cinema poverissimo di idee e soprattutto troppo smaccatamente furbo e "piacione". Come ha giustamente scritto Antonello Catacchio sul Manifesto, "l'idea chiave del film è quella di spostare il teen movie verso territori altri, più trasgressivi". Il segreto sta, partendo dai soliti studentelli eccitati che si fanno gli scherzetti, nel perdere ogni freno inibitorio e lasciare che gli stessi facciano tutto (ma proprio tutto) quello che le proprie testoline vuote dicono loro di fare, in un susseguirsi di "numeri" sempre più selvaggi fino ad una pazzesca esplosione finale, dopodichè arriva una parentesi post party, un insulso siparietto conclusivo che non fa che peggiorare le cose, assumendo il senso di una specie di manifesto ideologico che trasforma ciò che poteva essere una banale esaltazione del politicamente scorretto in una delirante giustificazione (ed esaltazione) dei peggiori istinti dell'animo umano. E forse è proprio questo che piace al pubblico (segnatamente quello giovanile): che il film sia un inno all'oltraggio, alla sfida, (sfida a chiunque intenda reprimere o tarpare le urgenze -ormonali o distruttive che siano- di questi giovani, intravedendo quindi in ogni genitore o insegnante o sbirro un potenziale rompicoglioni). E la postura di questi wild boys non è quella del ribelle, ma quella del figlio di famiglia benestante che identifica il concetto di Libertà con la possibilità di poter scopare, sbronzarsi, impasticcarsi e ballare. Insomma, un manifesto di chi sceglie di vivere da balordo decerebrato. E badate che questo non è il solito teatrino di nerd giocherelloni, no, qui si fa sul serio, tant'è vero che la ormai abusata pratica di riprendere il tutto con la videocamera qui attribuisce all'operazione un risvolto da mockumentary giovanile che suggerisce a spettatori e critici di prendere la cosa piuttosto seriamente. E qui sta il punto. Il film, fermo restando il successo al botteghino, ha diviso nettamente la critica in due. Una parte di giornalisti (anche autorevoli, da Roy Menarini a Roberto Nepoti) ha trovato molto interessante il film in quanto "documento" del vuoto pneumatico di una generazione. Io non la penso affatto così. Ritengo che si tratti solo di un'operazione commerciale assai furba come d'altronde tutto il cinema di Phillips, uno a cui interessano solo i soldi. Ma soprattutto è un film ABERRANTE perchè crea EMPATIA attorno a dei personaggi che esprimono il peggio del peggio degli istinti di ogni uomo (istinti che albergano in ciascuno di noi: sta poi al singolo scegliere se correggerli con il buon gusto, con la cultura e col sentimento...oppure se sfogarli bestialmente, come fanno i minus habens e le lolite pon pon che popolano questa merda di film).


Voto: 1

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati