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To Rome with Love

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su To Rome with Love

di AlbertoBellini
7 stelle
 
Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell'amica di lei, Monica, un'attrice con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent'anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, figlio di un impresario di pompe funebri, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d'opera in pensione e alla madre strizzacevelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per la girandola della ribalta, il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.
 
"Se una cosa ti sembra troppo bella per essere reale, è perchè infatti non lo è."
 
Dopo Barcellona, Londra e Parigi, Woody Allen si dirige a Roma per la sua nuova opera: "To Rome With Love". Devo ammetterlo, quando lo vidi per la prima volta, con i titoli di testa classici (scritte bianche su sfondo nero), accompagnati dal brano "Nel Blu Dipinto di Blu" di Domenico Modugno, ero al settimo cielo e pensavo: "Dai che il grande Woody, dalla nostra meravigliosa capitale, ci tira fuori un capolavoro". Niente. L'entusiasmo si è trasformato, dopo pochi minuti, in un estrema delusione. 

Non spenderò molte parole per "To Rome With Love", senza dubbio, il peggior film di Woody Allen. Il regista newyorkese è sempre stato un grande ammiratore del cinema italiano, in particolare di Federico Fellini e Mario Monicelli, e con questa pellicola ha cercato, in qualche modo, di omaggiare le commedie uscite tra gli anni '20 e gli anni '60, senza però riuscirci assolutamente, dando vita ad un qualcosa di indecifrabile. La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e la fotografia, tipica di un qualsiasi film di Neri Parenti, con tutte quelle luci e colori accecanti è, a tratti, inguardabile. Nemmeno il cast, o meglio, "l'accozzaglia" di grandi nomi, è sufficente: Jesse Eisenberg, Ellen Page e Alec Baldwin "super" sprecati, Roberto Benigni messo li, a modino, perchè tanto è Roberto Benigni e una Penélope Cruz a dir poco irritante. Oltre a Benigni, sono presenti diversi attori italiani come Antonio Albanese, Riccardo Scamarcio e Alessandra Mastronardi, "utilizzati" tanto per attirare una parte di pubblico italiano. L'unica cosa che mi sento di salvare è l'episodio del cantante d'opera in cui recita Woody Allen, li devo ammettere che ho riso e non poco, ma è chiaro che non basta. Anche l'episodio con Benigni poteva risultare geniale se affrontato in maniera totalmente diversa da come è stato affrontato.

Questo è "To Rome With Love", una serie di episodi con cui Allen ha cercato di trasmettere il proprio amore verso la nostra patria, ma che alla fine sono risultati soltanto un mucchio di stereotipi, chiaramente non voluti. Tutti coloro che odiano Woody Allen si divertiranno a "massacrarlo", probabilmente solo per il gusto di farlo e, di conseguenza, non notando i veri difetti. "To Rome With Love" resta, in ogni caso, una foglia gialla al centro di una siepe verde: decidete voi se tagliare l'intera siepe per una foglia soltanto, o se lasciarla perdere, ammirando il resto.

 
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