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To Rome with Love

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su To Rome with Love

di LIBERTADIPAROLA75
6 stelle

Allen omaggia (si fa per dire!) l'odierno cinema italiano con tutto il peggio e il meglio degli stereotipi.

Roberto Benigni, Monica Nappo

To Rome with Love (2012): Roberto Benigni, Monica Nappo

Alec Baldwin, Jesse Eisenberg, Ellen Page

To Rome with Love (2012): Alec Baldwin, Jesse Eisenberg, Ellen Page

 

Nel suo tour turistico in giro per l'Europa, dopo aver dato il meglio di sé nell'episodio parigino (MIDNIGHT IN PARIS, a tutt'oggi il suo miglior film!) Woody Allen omaggia la Città Eterna con quello che molti considerano il suo peggior film. La recensione di questo lavoro è molto semplice: Allen, studiando i film italiani degli ultimi quaranta anni (badate bene, non le classiche commedie sociali anni '50 e '60) ne ha colto quasi tutte le caratteristiche positive e (soprattutto) negative. Così abbiamo una serie di episodi che si intersecano tra di loro (tipico del cinepanettone), la ragazza americana che, in trasferta studio/vacanza/lavoro, si innamora del ragazzo italiano e quando le cose si fanno serie arrivano i suoi genitori (tra questi lo stesso Woody Allen) a conoscere i probabili futuri consuoceri generando un clima che ricorda i film, soprattutto televisivi, dove Boldi è alle prese con i consuoceri (ma la trovata della doccia è geniale, anzi Figa(ro!), c'è l'italiano medio (Roberto Benigni) diventato famoso di punto in bianco tanto da venire intervistato al telegiornale, episodio kafkiano perché non si conosce bene il motivo di tanta celebrità (episodio che potrebbe anche avere un perché di curioso. Il Top quando tutte le ragazze vogliono andare a letto con lui), poi c'è il classico triangolo amoroso alla Allen, con un quarto incomodo (Alec Baldwin), la cui presenza, ad un certo punto del film, risulta a metà strada tra l'inutile (ai fini della trama) e il Virginio accompagnatore Dantesco (se all'inizio esiste nella realtà forse dopo esiste solo nella testa del protagonista), in quest'ultimo caso regalando allo spettatore una variante di surreale parodia di certe fellinate trash (così qualcuno ha definito certi film indipendenti che cercavano il grottesco intelletuale alla Fellini, non sempre avendone le capacità) anni '70. L'episodio più stile "commedia sexy degli equivoci" all'italiana è quello che vede una Penelope Cruz prostituta che, causa equivoco, deve fingersi la moglie (forse l'episodio migliore) di un ragazzo sposato con una Alessandra Mastronardi che sta vivendo, per puro caso, un'avventura in versione SCEICCO BIANCO che genera altrettanti equivoci (l'unico episodio che, forse davvero, fa palpitare lo spettatore nella curiosità di sapere come andrà a finire) e del quale il recente UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK, tra le sue opere migliori, sembra quasi un reboot artisticamente di gran lunga superiore.

 

 

Alison Pill, Flavio Parenti

To Rome with Love (2012): Alison Pill, Flavio Parenti

 

Amalgamando tutti questi elementi viene da chiedersi: Woody Allen voleva fare un bel film? Non c'è riuscito (però il film non è neanche pessimo come affermano molti). Woody Allen voleva fare una moderna commedia all'italiana? In questo caso forse c'è riuscito, questo sembra un lavoro che amalgama (magari senza un senso logico ma fa lo stesso!) tutto il meglio e il peggio dei Vanzina e Parenti (malinconia da canzonette compresa). Mancano solo Mafia, Pizza e Spaghetti e poi tutti i luoghi comuni sugli italiani sono completi. Un prodotto curioso che verrà ricordato per il suo lato grottesco. Perlomeno non annoia. Proprio come le commedi(acc)e all'italiana. Fosse stato ambientato a Natale avrebbe potuto intitolarsi NATALE A ROMA ed essere un cinepanettone visto/realizzato dagli americani.

 

Roberto Benigni

To Rome with Love (2012): Roberto Benigni

 

Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.

 

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