Regia di John Gulager vedi scheda film
Sequel sciattissimo di "Piranha" di Alexandre Aja uscito solo pochi mesi prima. Il tutto si riduce a tette e culi in bella mostra e tanto splatter di infima fattura.
Battere il ferro finché è caldo. Ormai dalle parti di Hollywood non si muove una foglia se non per obbedire a tale antico adagio. E così anche il sorprendente successo del comunque modesto “Piranha 3D” di Alexandre Aja non poteva non avere un sequel immediato. Il livello cala qui ulteriormente, riducendo il tutto a una sfilata di tette e culi in bella mostra e a un po' di sano splatter gratuito e per di più ben poco originale visto che nel primo episodio venivano in pratica mostrate le medesime scene. E che dire poi dell'apparizione di Ving Rhames, sceriffo in teoria deceduto nel primo film, che qui entra in acqua e prende a schioppettate i voraci pesci che nulla possono contro le sue gambe di titanio nuove di zecca! Incredibile poi la totale inverosimiglianza nella scelta degli impiegati dal parco acquatico: uno obeso e uno che non sa nuotare! E come se tutto quello appena descritto non bastasse, il film in se dura sì e no un'ora, allungato poi di quei venti minuti necessari a venderlo come lungometraggio da ciak falliti (che in questo caso non sono in ogni caso inferiori a quelli considerati riusciti dal regista) e dalla pubblicità spudorata al film in cantiere con David Hasselhoff protagonista. Quest'ultimo interpreta se stesso e lo fa talmente male da essersi meritato la nomination come peggior attore dell'anno ai Raspberries Awards.
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