Regia di Edmund Coulthard vedi scheda film
E’ un prodotto della BBC, ma non ci si aspetti la classica polpetta-fiction a budget ridotto ed alto tasso di drammatizzazione; sì, si parla di un lavoro senz’altro modesto e privo di nomi di risalto nel cast, ma la componente che rende questo Lennon naked superiore a molte altre biopic di artisti celebri è la ferma attinenza ai fatti concreti, raccontati esattamente come accaduti e quindi raccolti con perizia lodabile. C’è una cura davvero maniacale nei particolari, inoltre: la Rolls Royce psichedelicamente colorata di Lennon, l’aspetto fisico dei personaggi che lo circondano, la ricostruzione degli eventi per date precise; bravo lo sceneggiatore Robert Jones e altrettanto gli attori – soprattutto i quattro chiamati a vestire i panni dei Beatles – a sapersi immedesimare in personaggi tanto famosi, di cui tanto si è detto (in particolare colpisce per la somiglianza nella mimica, nella postura e negli atteggiamenti Andrew Scott/Paul McCartney). La scelta di fermare la storia alla partenza dall’Inghilterra è arbitraria e non facilmente comprensibile (se non si è inglesi), anche perché il rapporto con il padre Alfred ebbe ulteriori scosse (l’uomo morì cinque anni dopo, nel ’76, non prima di aver dato a John un altro fratellino – nel film ne viene citato uno solo) e di quello con Yoko, dal ’71 all’’80, si potrebbe fare un’altra pellicola. Apprezzabile, niente di trascendentale, ma un prodotto biografico vero (attendibile) è comunque da rispettare. 6/10.
La vita di John Lennon fra l’esplosione del fenomeno dei Beatles ed il suo trasferimento in via definitiva a New York, nel 1971, con uno sguardo particolare ai rapporti con il padre Alfred (che lo abbandonò molto piccolo e si fece vivo solo quando John era diventato celebre) e con le due mogli, Cynthia e Yoko.
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