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Potiche. La bella statuina

Regia di François Ozon vedi scheda film

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La recensione su Potiche. La bella statuina

di bradipo68
8 stelle

Ma quante corna ornano il capo di Madama la marchesa(d'industria) Pujol?
Tante, si possono scorgere tra un bigodino e l'altro mentre lei va correndo per boschi con la sua bella tutina che fa tanto anni '70,come tutto il resto dell'accessoristica del film, ispirato al decor settantiano più colorato.
Eppure a lei sembra non importare....
Ma,diamine siamo negli anni '70 ,epoca di ribellione ed emancipazione e vuoi che anche lei non sia percorsa da un fremito di femminismo?
Non ci vuole stare a essere la potiche della situazione, la bella statuina, il soprammobile di tanta apparenza e nulla sostanza, un pezzo d'arredamento destinato a diventare in pochi anni un articolo da rigattiere.
Potiche, ritorno di Ozon alle atmosfere dai colori saturi e brillanti che avevamo conosciuto nel brillante 8 donne e un mistero è un film incentrato totalmente sul suo meccanismo narrativo di cronometrica precisione.
Una vicenda narrata per piccoli passi, con colpi di scena che cambiano le carte in tavola e animata da fermenti vecchi e nuovi.
Tutti vogliono evitare di essere la potiche della situazione.
La madama di cui sopra,il di lei marito e alla fine anche il corpulento deputato Babin scornato alle elezioni ma come ogni trombato elettorale che si rispetti con altra poltrona pronta per le sue natiche debordanti.
Una statuina che cade sempre in piedi.
Potiche ha un'esibito impianto teatrale sia nelle scenografie che nella recitazione ma è un qualcosa che sfugge alla definizione di teatro filmato per la grande vivacità della regia ,per il dispiego di ambientazioni diverse e per la cura minuziosa delle ricostruzioni d'epoca.
Allora più che di film teatrale vien quasi da parlare di una pellicola girata quasi tutta in interni.
Ozon  riunisce per l'ennesima volta la coppia dell'Ultimo metrò,la Deneuve e Depardieu ma il tempo che accarezza gentilmente le forme della divina Catherine,ora elegantissima signora di mezza età, ha cambiato totalmente il bravo Gerard senza però togliergli la sua fisicità.
E'una fisicità diversa,meno muscolare e più adiposa.
Potiche è un film che descrive anche il fallimento della politica di quegli anni senza salvare niente e nessuno.
L'industriale arrogante è sostituito da una moglie più tollerante ma classista come lui, appena più illuminata nella sua imprenditorialità mentre dall'altra parte la lotta contro i padroni porta a risultati minimi ma importanti.
E comunque anche i sottoposti hanno nel loro piccolo l'aspirazione a cambiare solo status sociale, non cercano di attuare quegli ideali socialisti che hanno l'aria di essere efficaci solo su carta.
La signora Pujol ha quindi deciso di rientrare nel mondo attivo entrando a gamba tesa sul marito fedifrago e coinvolgendo i figlioli anche loro,nel loro piccolo mondo di bambagia, aspiranti al titolo di potiche.
Potiche è un semplice divertissment che rievoca un'epoca che sembra già preistoria.
Adorabile per i suoi colori sparati,per la sua ricostruzione d'epoca minuziosa e per un cast a livelli stellari, Potiche è anche un piccolo gioiello di humour che sconfina spesso e volentieri nella fine satira politica.
Se può sembrare a prima vista una spietata critica a certo maschilismo,c'è da notare in Potiche non viene salvata neanche la metà femminile del cielo.
Ma sempre col sorriso sulle labbra.

Su François Ozon

regia che scandisce tempi perfetti

Su Gérard Depardieu

sempre adorabile

Su Catherine Deneuve

signora di mezza età sempre elegantissima

Su

non male

Su Jérémie Rénier

sta crescendo come attore

Su Karin Viard

spiritosa

Su Fabrice Luchini

eccellente,come al solito

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