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Wristcutters - Una storia d'amore

Regia di Goran Dukic vedi scheda film

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La recensione su Wristcutters - Una storia d'amore

di cheftony
8 stelle

"Penso che abbia pianto al mio funerale. Non lo dico per vantarmene, sono abbastanza sicuro che ha pianto. Certe volte me la immagino mentre parla di me a qualche tipo che le sta vicino per consolarla. Di quando mi hanno deposto nella tomba, patetico e raggrinzito, come una barretta di cioccolato che si è sciolta, e del fatto che noi due non abbiamo mai avuto una vera chance. A quel punto, il tipo se la scopa per benino, con la scusa che la cosa le allevierà il dolore."

Zia (Patrick Fugit) si è tagliato le vene dopo esser stato lasciato dalla fidanzata e scopre che i suicidi muoiono per modo di dire: si ritrova in un mondo tale e quale a quello terreno, dove trova un lavoretto, dove il cielo non ha stelle, dove i volti non possono avere sorrisi perché vietati, niente quindi di più lontano dalla selva dei suicidi dantesca.
Qui conosce Eugene (Shea Whigham), personaggio che riprende un gran numero di caratteristiche di Eugene Hütz, cantante dei Gogol Bordello, band che firma gran parte della bella colonna sonora (ci sono anche i Joy Division e Tom Waits, che recita anche in una bella parte) con i suoi pezzi dalle sonorità più puramente gitane; Eugene è un rocker russo munito di basetta e baffone, grezzo, che abita nel mondo dei suicidi insieme a tutta la sua famiglia morta suicida. Quando Zia scopre che anche la sua fidanzata Desirée si è suicidata un mese dopo di lui, si mette alla sua ricerca insieme a Eugene, dando vita ad un'originale avventura on the road, nella quale incontreranno diversi personaggi, fra cui la bella Mikal (Shannyn Sossamon), che sostiene di esser capitata lì per sbaglio...

Simpatico e fuori dagli schemi, tratto dalla novella Kneller's Happy Campers dello scrittore israeliano Etgar Keret, Wristcutters è il primo lungometraggio del regista croato Goran Dukic, che può senz'altro dire di aver fatto centro nonostante il flop al botteghino (in Italia è stato distribuito direttamente in DVD, figuriamoci...). Il film è ambientato in un mondo grigio e anonimo, in cui qualcuno si adatta con una afterlife altrettanto anonima e in cui, invece, il senso di impotenza di Zia aumenta sempre più, soprattutto quando scopre che sono tutti in grado di fare piccoli miracoli (levitare in aria, cambiare colore agli oggetti) tranne lui.
Wristcutters, parlando dell'atto di togliersi la vita e dell'amore con una invidiabile e poetica leggerezza, è uno di quei film ingiustamente sconosciuti per quello che valgono: scorre dolcemente, in un mondo ad hoc grottesco e fantastico che oscilla costantemente fra il drammatico, la commedia e il romantico, per lasciare sulle nostre labbra uno di quei sorrisi vietati in quell'anomalo aldilà.

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