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Il matrimonio di Maria Braun

Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film

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La recensione su Il matrimonio di Maria Braun

di alan smithee
8 stelle

IL MATRIMONIO DI MARIA BRAUN è uno dei più noti ed appassionanti melodrammi di Rainer Werner Fassbinder, rocambolesca e concitata, se vogliamo quasi improbabile epopea calata tuttavia mirabilmente nel contesto storico di una Germania vista per una volta all'interno di se stessa, dalla parte del popolo ridotto alla fame da un regime accerchiato che non vuole arrendersi e per questo lascia allo stremo la sua popolazione che vive a sue spese i sogni di vanagloria di un folle conquistatore del mondo.

Un matrimonio sotto le bombe, e dunque non consumato perché il neo sposo deve partire per la guerra, dove viene dato per morto poco dopo. Ecco che per la moglie Maria inizia il periodo gramo in cui la donna deve ingegnarsi in ogni modo per garantirsi la sopravvivenza: mercato nero e ballerina in un locale di strip per americani, sfruttando indubbie doti fisiche rese disponibili da una madre natura benevola. Poi la presunta vedova diventa l'amante di un soldato americano di colore (interpretato sempre dal solito attore feticcio di Fassbinder, Gunter Kaufmann, presente in quasi tutti i film del regista, fosse anche in un solo cameo), rimane incinta di questi senza tuttavia riuscire a divenire madre, e viene letteralmente travolta e folgorata dal ritorno improvviso del marito che, scoprendola a letto con l'amante nero, reagisce aggredendo l'uomo, che poi la stessa Maria abbatterà con un colpo in testa.

Ma sarà il marito a prendersi la colpa e a finire in prigione, allontanandosi una volta ancora e suo malgrado dalla moglie.

Ecco che Maria troverà un impiego presso un ricco industriale di nome Oswald, scoprendosi tenace donna d'affari ed aprendosi una carriera di tenace manager presso l'uomo, che diviene immancabilmente suo amante. Ma questa volta Maria sceglierà di raccontare tutto al marito imprigionato, che potrà ritrovare quando anche Oswald morirà di malattia, lasciando la sua fortuna sia alla donna che al marito, che con il ricco uomo d'affari condivideva un patto segreto di reciproca condivisione della preziosa donna.

Uno scherzo del destino dovuto alla cronica disattenzione di Maria, porrà fine tragicamente ad una storia che avrebbe meritato un lieto fine dopo tanto concitato accanimento narrativo.

Un Fassbinder incontenibile come un fiume in piena dilaga in un melodramma fitto e ricco di colpi di scena sulle tracce del Douglas Sirl hollywoodiano più fiammeggiante, ma senza rinunciare ad un preciso, prezioso legame con un decennio di storia tedesca che va dallo sfacelo della guerra, della fame e degli stenti, al periodo post bellico della crescita e dell'indipendenza, della nascita della nuova classe borghese ed imprenditoriale. In questo contesto la vita, i suoi drammi, le sue vicissitudine e le sue assurde e banali disgrazie si susseguono fino alla fine a testimoniare che nel corso della vita non ci si può mai ritenere arrivati ad un capolinea foriero di serenità e di raggiungimento dei traguardi definitivi.

 

 

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