Regia di Oren Peli vedi scheda film
Il mio coinvolgimento religioso da credente convinta, influisce sulla visione dei film in cui il soggetto è demoniaco o simile, motivo per cui anche questa pellicola, non eccessivamente sconvolgente ne tantomeno paurosa di altre, ha lasciato in me, per diverso tempo, un senso di turbamento. La tensione che crea suscita una suggestione tale da indurre quel senso di disagio che accompagna la visione e resta anche dopo. Realizzato con un budget minimo e in tempi brevissimi (solo dieci giorni di lavorazione) con un cast misero e inesperto, una telecamera sempre accesa all’interno della casa del regista prodigio, Oren Peli, è esploso come "fenomeno" incassando più di cento milioni di dollari. La messa in scena è ridotta all’essenziale e alimentata dalla capacità del regista di condizionare la percezione mentale dello spettatore. Un horror psicologico che cattura e trattiene per qualche tempo ma, quando la sensazione scompare, non resta che il nulla.
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