Espandi menu
cerca
Dr. Plonk

Regia di Rolf de Heer vedi scheda film

Recensioni

L'autore

lao

lao

Iscritto dal 16 febbraio 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 19
  • Post -
  • Recensioni 313
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Dr. Plonk

di lao
stelle

Le foto del poster e il trailer fanno pensare al messaggio lasciato sul fondo di una bottiglia dall’umanità che popolava la terra all’inizio del secolo appena trascorso, ovvero esattamente 100 anni fa: vi si preannuncia la futura fine del mondo, fine che è già avvenuta, giacché non c’è assolutamente nulla che possa fare pensare alla sopravvivenza del presente. La minipellicola racconta del maldestro tentativo da parte di uno scienziato goffo, dr.Plonk( Plonk nel linguaggio dell’informatica è l’eliminazione di un utente o di un argomento in un newsgroup) di salvare l’umanità dalla catastrofe imminente saltellando nel tempo dentro un rudimentale e fumoso scatolone, ma al di là della lettera il viaggio in avanti del bizzarro inventore non è altro che un ritorno alle origini e ai Maestri pionieri della settima arte, quali i fratelli Lumiére e Meliès, con una galleria di immagini simbolo quali l’uscita dalla fabbrica degli operai, il treno sui binari, la magia, i congegni giocattolo, la mimica stralunata,le bastonate, i capitomboli e i burattineschi personaggi alla Charlie Chaplin, le didascalie al posto dei dialoghi e il rigoroso bianco e nero. La ricostruzione filologica assume inevitabilmente le vesti di una comica di Harold Lloyd e Buster Keaton dal respiro brevissimo, reperto archeologico di un’età d’oro sepolta. Data la scarsissima visibilità delle pellicola nelle sale italiane, dovremmo accontentarci dell’antipasto, tuttavia ci pare sufficiente per decodificare il senso dell’operazione intellettualistico/virtuosistica messa in atto dall’eccentrico regista australiano Rolf De Heer: il cinema ha tradito la sua duplice vocazione di rappresentare la realtà( Lumiére) o di esserne alternativa fantastica( Mèlies); “il cinema non ha futuro” diceva Antoine Lumiére, e, a quanto pare, ha avuto ragione. Peccato che opere come il Dr.Plonk nel loro distruttivo entusiasmo affermino esattamente il contrario: si ha ragione di odiare, ciò che si ha ragione di amare.Mio blog: http://spettatore.ilcannocchiale.it
PS. mi limito a parlare solo della locandian e del trailer data la scarsissima reperibilità del film in sala e se qualcuno vuole almeno averne un'idea

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati