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Rovine

Regia di Carter Smith vedi scheda film

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superficie 213

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La recensione su Rovine

di superficie 213
8 stelle

Scott Smith e' una promessa della letteratura di genere americana.
Il suo primo romanzo del 1993,A SIMPLE PLAN, e' stato portato con gran successo - di critica ,vista anche la nomination all'Oscar di Smith per la sua sceneggiatura - su grande schermo da Sam Raimi - da noi SOLDI SPORCHI -.
Adesso e' toccato a tal Carter Smith - qui alla sua opera prima - misurarsi con 'le parole scritte' di Scott Smith,adattando - con l'aiuto essenziale dello stesso scrittore - il suo secondo - e per ora ultimo - romanzo,THE RUINS.
Nel complesso bisogna dire che il giovane regista e' riuscito a girare un film che funziona,che avvince dal primo all'ultimo minuto e che sfocia in un finale crudele e davvero non banale.
Dalle prime inquadrature si nota la perizia tecnica del 'direttore',la fotografia e' ottima,i dialoghi sono brillanti e nell'insieme la messa in scena regge benissimo a qualche piccola bucarella.
Buono anche il lavoro dei giovani attori,che convincono grazie ad una interpretazione forte,senza eccessi e che dona il giusto spessore ai propri caratteri,gia' ben delineati da una sceneggiatura intrigante e complessa.
Un film interessante sotto molti punti di vista;la descrizione ed il mutamemto dei caratteri dei protagonisti della vicenda di fronte ad una forza impossibile da eliminare e' affrontato in modo semplice e ficcante;lo scontro tra razionalita' e l'impossibilita' di credere a cio' che non e' conosciuto non sfocia in un banale risvolto 'action',ma si conclude con una scelta dolorosa e consapevole di 'fine' dell'esistenza.
Senza contare che sul piano prettamente horrorifico il film gira alla grande,alcune sequenze sono davvero disturbanti - l'amputazione delle gambe di uno dei ragazzi e' impressionante e davvero realistica,le ripetute ferite col coltello che si infligge una delle ragazze per sviscerere cio' che e' impossbile togliere,una testa spappolata,un bambino freddato da un colpo di pistola - e l'idea delle piante che riproducono i suoni che emettono gli esseri umani per farli cadere in trappola ed usarli come 'concime' infiltrandosi all'interno del corpo stesso e' geniale e davvero senza precedenti.
Insomma, seppur diretto bene ,il film vive grazie all'ottima sceneggiatura che dona grinta,ritmo e tensione ad un film che convince dal primo all'ultimo minuto.
Un horror come se ne vedono pochi al giorno d'oggi,che ha la giusta atmosfera ,che ha dei momenti splatter riuscitissimi - ottimi anche gli effetti speciali - e che riesce a non dimenticarsi dei personaggi.
Non un capolavoro sicuramente,ma davvero un buon film.

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