Regia di Antonello Grimaldi vedi scheda film
Mille sfumature in meno nella versione cinematografica del romanzo di Veronesi, ma singolarmente funzionali per un più fruibile e significativo epilogo. Di conseguenza a detta epurazione molti episodi restano aridamente appesi al tempo che trovano. Su tutti la famigerata scena di sesso che è servita, più che altro, da traino mediatico. I conflitti di Moretti, finalmente ricalato nelle atmosfere e nelle movenze che più gli si addicono, con quella sua aria stralunata, appaiono tuttavia vaghi e circoscritti, il variegato mondo che gli si agita attorno più caricaturale che groviglio di sentimenti da sviscerare. Di contro, la situazione estrema scaturita dalla decisione del protagonista di attendere tutti i giorni la figlia davanti alla scuola, dopo l'improvvisa scomparsa della madre, risulta meno macchinosa, più lineare ed accettabile, ci rende complici e solidali e lascia meno scettici rispetto al libro. Certo è che di fondo film e libro non si integrano. Restano due creazioni differenti. Chi ha fruito di entrambe avrà il suo bel discernere. Consiglio per chi si è giovato di una sola delle due opere? Non chiuda il cerchio...
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