Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
In tempi di James Bond,Larry Flynt,di agenti Palmer ecc ecc anche il cinema italiano(a parte le imitazioni farsesche di Franco e Ciccio che già occupavano gli schermi di seconda e trza visione) scopre la sua via(finta) per il cinema spionistico,spostando tutto sull'asse della parodia.Probabilmente perchè l'Italia non ha nulla della matematica organizzazione di strutture governative onnipotenti che può avere lo Stato di Sua Maestà(come in questo caso).E gli agenti ,o i cosiddetti tali,sono un po'lo specchio della nazione in cui vivono,tra furbate e cialtroneria,perennemente dediti all'arte dell'improvvisazione.E comunque l'Italia appare essere un mondo a colori mentre gli altri Stati sembrano solo grigi.Imperdibile Nino Manfredi,nome di battaglia Capellone che una volta ricevuto l'incarico remunerativo di uccidere un uomo vende la propria missione a metà prezzo a uno più cialtrone di lui.E questo fa altrettanto in una comica catena di Sant'Antonio.Comencini dirige bene gli attori in un film che si apprezza forse più per i singoli siparietti comici che per tutto l'insieme.E'comunque un apprezzabile mescolanza di generi:dalla spy story alla commedia all'italiana a volte scivolando anche nella farsa.Con un curioso finale.Passò praticamente inosservato in sala.A differenza dei film che intedeva parodiare....
abbastanza a suo agio
esilarante
non male
ok
parte secondaria
eccellente
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