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Profumo. Storia di un assassino

Regia di Tom Tykwer vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Profumo. Storia di un assassino

di NameNickName
8 stelle

ti cattura fin da subito, si prova pena, empatia per il personaggio, fino al 1°omicidio e magari anche dopo: almeno la pena persiste nei suoi riguardi Lui bravissimo, gli altri sono macchiette al suo confronto. Alle imprecisioni con il romanzo, il film supplisce con una fotografia eccellente e magnifiche scenografie, così aiutato dagli splendidi

paesaggi dell'alta Provenza: a volte sono certa siano però, riproposti con effetti speciali; ma vi assicuro, poco dissimili dalla realtà, avendo visitato quel luogo quasi magico che è Grasse.

 

Non sono troppo avvezza a giocare al critico, a scrivere recensioni come voi, non è nelle mie corde; da ex prof mi trovo più a mio agio con i giudizi. Ma in questo caso, non avendo spazio sufficiente, stavolta mi son dovuta metter in gioco.

Questa è la mia prima davvero scritta, anche se la posto solo ora; nel frattempo ne son venute un paio almeno, ma quelle erano improvvisate.

Questa invece, come pure quella al film “Desiderio”, le ho curate un pochino; siate buoni ;-D

 

Avevo iniziato a leggere il romanzo, ormai diversi capitoli, quando è uscito il film. Mi stava piacendo così tanto il libro che mi sono fiondata a vederlo.

 

A parte le ovvie e consuete differenze tra sceneggiatura estratta e testo, mi ha molto appassionata la tenerezza che lo straordinario protagonista emanava...

Fino al primo omicidio almeno... per cui ho provato una gran pena (cosa che con il romanzo non avevo avvertito più di tanto, visto che non immaginavo una ragazza di tale candore e dolcezza sublime. La scena delle prugne in regalo è, a mio giudizio, magniloquente: lei somiglia tanto tanto ad una giovanissima Juliette Binoche, non trovate?).

Pur conoscendo l’epilogo della situazione, mi è spiaciuto perché la ragazza era stata dolcissima con il povero garzone.

 

Egli però, come si intuirà di li in avanti, non sa relazionarsi, ha sempre vissuto nella fogna del mondo, prendendo calci da tutti; mai nessuno era stato buono con lui, eccezion fatta forse per il profumiere Baldini, dal quale però, una sciagura lo separerà così prestamente.

Ma la dolce fruttivendola almeno... cavoli, poteva lasciarla andare.

 

Mi ha commosso quando la cosa gli tornerà alla mente, proprio sul patibolo, mentre tutti intorno a lui stanno facendo “all’amore”: lui può solo immaginare come poteva andare diversamente con quella bella “donzella che tornava dalla campagna sul far della sera”; sembra sia in quel momento che il giovane e disturbato Grenouille, prenda coscienza di non saper amare, e quindi di non poter esser riamato, come ci svela la voce narrante (quasi fosse il libro).

O piuttosto, da madre, credo sia per il motivo opposto: ovvero, perché nessuno lo ha mai amato...

 

Sempre da donna, magnifici i costumi e le scenografie, e certamente, i paesaggi dell’alta Provenza che ho anche avuto la fortuna di visitare... e che nel libro non ci sono: ai voglia a descrivere ;-)

Lui, Ben Wishaw, spicca su tutti gli altri, che poi sono pochi quelli noti, anche per il cinema francese. E anche il divo Hoffman e il rimpianto Rickman, sembrano due macchiette al cospetto dell’assorto ed introverso Grenouille [e sì, lo so, ovviamente sono i personaggi ad esser scritti così ;) ]

 

p.s. il romanzo non l’ho mai terminato ;-)

 

 

Ben Whishaw, Karoline Herfurth

Profumo. Storia di un assassino (2006): Ben Whishaw, Karoline Herfurth

Karoline Herfurth

Profumo. Storia di un assassino (2006): Karoline Herfurth

Ben Whishaw, Karoline Herfurth

Profumo. Storia di un assassino (2006): Ben Whishaw, Karoline Herfurth

 

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