Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
"Il sole sorgerà ancora dopo di me? Ci sarà ancora questa brutalità? Il vento soffiera ancora? Lo stupido proletario continuerà a lottare con la bestia borghese fino a vomitare sangue? Non immaginate cosa vi aspetta dopo di me." In uno dei momenti più belli di Taurus, Lenin ormai prossimo alla fine si interroga sul futuro. In quelle domande c'è l'impotenza della vita di fronte alla morte, dell'uomo di fronte alla Storia fatta da altri uomini. In questo secondo capitolo della trilogia sul potere dopo Moloch e prima de Il sole, Sokurov racconta gli ultimi giorni di vita di Lenin, riprendendolo come già aveva fatto con Hitler nella quotidianità tra i risvegli, i bagni, i pranzi, le passegiate, le visite (di Stalin), i momenti di follia e di lucidità di un vecchio malato. Come sempre Sokurov realizza un film pittorico e contemplativo di grande bellezza formale in cui spicca la fotografia virata verso le sfumature del verde. Un cinema d'altri tempi ma necessario, purtroppo mai uscito sul grande schermo, e visibile solo grazie a fuoriorario.
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