Regia di Jesús Franco vedi scheda film
Non sarà tra i peggiori risultati di Jesus Franco Manera, ma I violentatori della notte non riesce lo stesso a sollevarsi da una piattezza dominante. In pratica si tratta di uno sfacciato remake di un cult come Occhi senza volto di Georges Franju, soggetto di base che serve solo come pretesto per una accozzaglia di citazioni e di intrecci dei generi affrontati dal regista madrileno nella sua sterminata filmografia, quindi praticamente tutti: si va dall'horror al thriller, dallo spionistico al nazi-movie, dall'erotico soft al comico, in mezzo a sporadici ammiccamenti impegnati all'acqua di rose come quelli nei confronti della guerra in Vietnam, citazioni che tentano di essere spiritose sugli ispettori Clouseau e Maigret, scomodando pure Humphrey Bogart, fino (forse) agli inserti comici del già mediocre Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento, quando entra in ballo la macchietta stereotipata e antipatica della checca stilista con la sua guardia del corpo e probabile amante muscoloso. Il gore è almeno ben fatto ed è accompagnato pure dalla necrofilia, ma della sfilza di "spunti tematici" non mancano il lesbismo, il mero voyeurismo, le scazzottate inverosimili, la violenza fine a se stessa e gli inserti di balli in discoteca, datatissimi quanto trucchi e acconciature. Tra tensione zero, noia e banalità si salva a mala pena e solo ogni tanto la narrazione (inverosimiglianze a parte) e il cast con qualche nome di prim'ordine è sprecato. Howard Vernon, attore feticcio di Franco, fa la breve parte del dottor Orloff, citazione dell'altro film del regista che riprendeva Occhi senza volto, cioè Il diabolico dottor Satana, più riuscito rispetto a I violentatori della notte. 4
Pessima e ridicola la musichetta elettronica di Romano Musumarra (?).
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