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Travolto dagli affetti familiari

Regia di Mauro Severino vedi scheda film

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La recensione su Travolto dagli affetti familiari

di mmciak
6 stelle

"Travolto dagli affetti familiari" diretto nel 1978 da Mauro Severino,
devo dire che è simpatico.

La storia tratta di Memè Di Costanzo, che conduce una
vita sregolata in un mondo tutto suo.

Un giorno, oppresso dalle continue esigenze della
nonna Nana e del vecchio cane Piccolo, irrompe nell'abitazione
di Eliana Salvetti, sua amante Attrice, e vi si stabilisce.

Dopo poco tempo, viene licenziato dal posto di lavoro e si
ritrova in una situazione disperata.

Decide quindi di circuire la dottoressa Isotta Uccelli,
proprietaria di una farmacia.

La pellicola prodotta dalla Films International
si colloca nella nostra "Commedia all'Italiana",
ma non quella bella di Risi,Monicelli e Scola,
ma più vicina a quella "Scollacciata" e pecoreccia,
e infatti Severino fa una miscela di queste due
(compreso quella di Pingitore e Pippo Franco),
in parte riuscendo puntando tutto sulla bravura
di Lando Buzzanca, mettendoci intorno una serie
di caratteristi.

Infatti al personaggio di Buzzanca, chiamato Memè,
gli succede di tutto dopo la morte del padre,
e decide di prendere con se' la nonna e il suo
affezionato cane "Piccolo", e fa vedere i suoi concittadini
di avere un impiego imprenditoriale sicuro, ma la realtà
è ben diversa.

Queste due gli creano confusione nel lavoro e nella
vita, e gli succede di tutto, e si appoggia alla sua
amante giovane Attrice Eliana, interpretata dalla sempre
splendida Gloria Guida, che ci regala anche dei nudi,
toccando in alcuni punti l'eros.

Bisogna dire che il Film ha delle ingenuità e buchi
narrativi, con personaggi caratterizzati con l'accetta,
ma si rende simpatico per i protagonisti e le continue
cose che gli succedono a Memè, ma riesce sempre a uscire
con dignità, e andando avanti su unisce di più il rapporto
con la nonna e il cane.

Ma soprattutto tra l'inizio e il secondo tempo c'è
la critica sociale per l'ipocrisia della gente,
e poi prende una deviazione drammatica che
non ti aspetti, e dove tutti sono in parte.

Segnalerei l'interpretazione di Nerina Montagnani
nel ruolo della nonna,Andréa Ferréol in quello della
farmacista Isotta e il cane "Piccolo", addestrato in
maniera buona e dove Memè ci parla e lo capisce.

In conclusione un Film simpatico,
tra il pecoreccio e il grottesco,
dove il regista punta sulla simpatia
di un Buzzanca in forma, e si prende
alle spalle la nonna e il cane,
e fa di tutto per sistemarsi per loro,
dandoti nel complesso un messaggio
di libertà.

Il mio voto: 6 (Per simpatia).

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