Regia di Trey Parker vedi scheda film
Ad una visione superficiale e disattenta lo si può tranquillamente scambiare per un irriverente, anarchico atto d'accusa rivolto tanto all'imperialismo americano quanto agli eccessi 'politically correct' di certa inteligentia hollywoodiana; in realtà, guardandolo senza pregiudizi di sorta, questo 'Team America' non sembra altro che uno sguaiato, demenziale inno al qualunquismo più desolante ed urlato. Già, perchè quando Tutto è bersaglio, senza distinzioni, la 'satira' vien piuttosto facile. Ogni frase una parolaccia, un peto, un rutto, un conato di vomito: questa è la ricetta vincente e consolidata del duo Parker e Stone. Gli stessi identici ingredienti che portarono al successo la serie 'South Park' vengono qui riproposti ad uno ad uno, adattati alle nuove (presunte) tematiche che l'opera vorrebbe affrontare e camuffati da irriverenti allegorìe politiche. In realtà non viene mai presa una posizione che sia una, la verve satirica resta banale e il più delle volte fine a se stessa, lo humour non sa esser che volgare o prevedibilmente denigratorio, gli orientali vengono ridicolizzati, gli islamici son tutti terroristi o aspiranti tali, i militari sotto sotto sono gay repressi ed i soldatini yankee dicono 'all right', bombardano la Piramide di Cheope e ostentano stolti sorrisi a trentasei denti. A confronto Forattini è Samuel Beckett. Ma al pubblico pare non dispiaccia.. in fondo sparare a zero contro tutti, ripetere compulsivamente frasi sconce e ridicolizzare chiunque per un verso o per l'altro rivendichi un ideale e s'impegni per perseguirlo, sembra essere il modo più facile e redditizio di 'fare satira' nell'attuale momento storico. Come operazione - per cercare un'analogia con la realtà nostrana - ricorda molto quei simpatici (?), pecorecci ma neanche troppo pungenti spettacoli televisivi messi su dal 'Bagaglino' qualche anno or sono, ove l'ossequio ai potenti di turno era camuffato da bonaria irriverenza e volgarità e qualunquismo venivano propagandati per satira politica e di costume. Di sicuro ad uscirne peggio sono Micheal Moore (ritratto addirittura come un terrorista kamikaze) e le tante star di Hollywood macchiatesi dell'imperdonabile colpa d'essersi più volte pronunciate a favore della pace. A Parker e Stone stanno decisamente più simpatici i vigorosi soldatini patriottici del 'Team America', li trovano forse più 'naif', e dunque più simili a loro.
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