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La belva col mitra

Regia di Sergio Grieco vedi scheda film

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La recensione su La belva col mitra

di sasso67
8 stelle

Un buon film, reso celebre da una scena di "Jackie Brown" di Tarantino, quando Bridget Fonda guarda il film in TV e Samuel L. Jackson, vedendo Helmut Berger domanda se sia Rutger Hauer. "La belva col mitra", però, non meritava di rimanere più di vent'anni nel dimenticatoio e credo che se fosse stato un film americano sarebbe passato chissà le volte in televisione. L'ultimo film (ambientato credo a Genova) del veterano Sergio Grieco, che aveva esordito nel 1950, racconta dell'evasione di un detenuto psicopatico e pericoloso che si vendica dell'informatore che l'aveva fatto arrestare e gli violenta la donna, dopo di che progetta una rapina in una fabbrica dove il padre della donna fa il guardiano. Tradito e braccato cercherà di rivalersi sulla famiglia del poliziotto che gli sta dando la caccia. Il film è ben fotografato, il ritmo è serrato al punto giusto grazie a un montaggio che sa alternare scene movimentate e ralenty ad effetto con gli inquietanti primi piani del protagonista (quello cattivo, che ruba la scena al buono), ottenendo il risultato di un film tutto scatti e rallentamenti, che rende bene il succedersi degli eventi. La colonna sonora è valida e se si va a vedere chi l'ha composta si resta stupiti, perché è di Umberto Smaila. Gli attori sono funzionali:l'austriaco Helmut Berger sfodera una delle sue interpretazioni migliori nella parte di un assassino psicopatico e senza scrupoli, anche se è chiaramente a disagio nelle scene di sesso attivo con la connazionale Marisa Mell (fra l'altro, navigando su internet si vede come vi siano scene di sesso tra i due tagliate nella versione italiana), bellissima. Richard Harrison è un poliziotto che ricorda Maurizio Merli, pur non possedendone lo sguardo e la prestanza atletica. In parti collaterali Claudio Gora, la figlia, nel film e nella vita, Marina Giordana, Gigi Bonos (che dimostra di non essere soltanto una macchietta comica) e lo statuario Nello Pazzafini.

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