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Volevo solo dormirle addosso

Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film

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La recensione su Volevo solo dormirle addosso

di alexio350
7 stelle

Marco Pressi (Giorgio Pasotti) è un giovane manager che lavora per la sua azienda occupandosi di formazione del personale. Un giorno riceve dai suoi capi la proposta di un nuovo incarico: dovrà licenziate 25 persone nell’arco di poco per attuare un piano strategico di riduzione del personale, cercando di non scontentare nessuno, né i sindacati, né le persone a cui decide di tagliare le gambe. Se porterà a termine il suo compito otterrà numerosi bonus. Nonostante l’impresa sembri impossibile, Marco decide di accettare. 

 

Traendo spunto da un romanzo di Massimo Lolli, Eugenio Cappuccio ci ridà uno spaccato del mondo aziendale e lavorativo visto nei suoi lati più biechi e oscuri. Dentro l’azienda in cui lavora Pressi l’unica cosa che conta sono i risultati, i numeri e i soldi: le persone - indipendente dalla loro situazione personale, più o meno difficile - non sono altro che pedine sacrificabili quando necessario. Una volta ottenuto l’incarico, il giovane manager non bada che a raggiungere lo scopo, senza pensare minimamente se ciò che sta facendo è giusto o meno: così decide di mettere alla porta la donna malata all’ultimo stadio terminale, l’amico inefficiente che lavora con lui, e tutte le pedine che ritiene più deboli e indifese. Il lavoro giustifica tutto; l’etica non conta quando c’è di mezzo un obiettivo da raggiungere, un traguardo da tagliare. D’altra parte, fuori dal lavoro Marco sembra apatico sia da un punto di vista emotivo che sentimentale: ha una ragazza molto bella (Cristiana Capotondi) che però trascura pensando solo a “dormirle addosso”; ha una madre e una sorella che non chiama mai; nessun vero interesse o slancio vitale, che non sia il desiderio di portarsi a letto una sconosciuta alla quale dichiara di essere libero sentimentalmente. La sua vita prende forma solo nel contesto aziendale, che però finisce per fagocitarlo, trasformandolo a suo piacere da innocuo formatore, ad aguzzino dei dipendenti, a vittima che si perde dentro ingranaggi più grandi di lui. Volevo solo dormirle addosso è un film lucido, ben diretto, appassionante e veritiero, specchio di un mondo dove gli individui sono prigionieri di un sistema economico sempre più alienante. 

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