Regia di Bruno Bozzetto vedi scheda film
Bozzetto si sbizzarrisce in un flusso di fantasia senza freni, ma il risultato è confuso e mi ha lasciato perplesso.
È una pellicola di animazione italiana che si è conquistata la sua nicchia di celebrità. Secondo me, è un'opera che presenta, accanto a indubbi pregi, anche pesanti limiti. Se infatti i disegni sono molto accurati e “fitti”, le pseudo trame degli episodi sono accadimenti simili ad allucinazioni. Forse perché, chissà, lo sono stati veramente (a me ricordano certe visioni mentali di quando una volta avevo la febbre a quaranta). In alcuni casi è ravvisabile qualche senso o messaggio, ma anche questi sono bizzarri. Come ad esempio lo sberleffo biblico, dove Adamo ed Eva rifiutano il frutto porto dal serpente, mentre quest'ultimo se lo mangia... In altri casi le figure e gli esseri mutanti che vediamo sembrano frutto di fantasia pazza e senza freni, o magari, appunto, allucinazioni.
Gli intermezzi recitati rappresentano, secondo me, il problema maggiore. Mi sono sembrati insulsi, incomprensibili, e non mi hanno fatto per niente ridere, neppure quando avrebbero voluto. Il giovane Maurizio Nichetti recita la sua maschera muta, ma pesta l'acqua nel mortaio. Che ci fa, poi, un'orchestra di arzille vecchiette? Dovrebbe essere simpatica?
Detto questo, il film si guarda con interesse, per scoprire che diamine di creature compariranno, e che mutazioni avverranno ne prosieguo. E i disegni stupiscono sempre per cura e inventiva. Ma alla fine, che cosa resta? Forse solo il viso carino e gli occhi dolci dell'attrice che interpreta la donna delle pulizie (Maria Luisa Giovannini).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta