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Sei bounty killers per una strage

Regia di Franco Lattanzi vedi scheda film

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La recensione su Sei bounty killers per una strage

di mm40
2 stelle

Far west. Contro uno sceriffo malvagio, il governatore spedisce sei bounty killers. Si ritroveranno a combattere gli sgherri dello sceriffo, gente tutt'altro che raccomandabile.

 

C'è un motivo molto chiaro se Franco Lattanzi non viene considerato uno dei Maestri dello spaghetti western e questo motivo è facilmente comprensibile osservando questo Sei bounty killers per una strage, prodottino miserrimo nei mezzi e poco meglio nelle idee, girato con scarsa perizia e privo del minimo comune denominatore di tensione e violenza. Tanto per capire quale sia la qualità del lavoro, si consideri che contemporaneamente (o subito prima/dopo) il regista girava il 'gemello' Il giustiziere di Dio, con cast in larga parte identico ed esiti altrettanto circa disastrosi. Di peggio c'è stato nel filone, si pensi anche solo a Tanio Boccia o a Demofilo Fidani (che però non erano esenti da una certa componente autoironica, va aggiunto); Lattanzi si limita a portare a casa il risultato più semplice e meno faticoso, creando così, più che un titolo in qualche modo 'cult', un film soltanto noioso e mal fatto. L'apice sgraziato della pellicola sta nella scena dello stupro di Fiorella Mannoia; negli anni seguenti avremmo imparato a conoscerla come ineccepibile cantante, ma è noto che i suoi esordi nel cinema furono proprio catastrofici, anche e soprattutto a causa della sua inesistente disposizione verso la recitazione (per tacere della bellezza, carattere oggettivo: ma quando nello stesso cast ci sono Maria Luisa Sala e Giovanna Mainardi, perchè mettere una scena di sesso con protagonista proprio la Mannoia?). Altri interpreti: Donald O'Brien, Attilio Dottesio, George Wang, Robert Woods, Victor Stocchi, Mauro Mannatrizio, Antonio Dimitri; sorprende invece la presenza di un nome parecchio noto per la colonna sonora, cioè quello di Piero Piccioni, che in quello stesso anno lavorava anche per Steno, Rosi e Sordi. Sceneggiatura di Ottavio Dolfi (anche soggetto) e Ambrogio Molteni. 2/10.

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