Regia di Mario Bava vedi scheda film
Precursore del genere slasher movie che ha ispirato massicciamente films come “Venerdì 13” (vedere ad esempio l’assassinio di Kevin Bacon) e “Halloween” (scena con il cadavere che trafitto da un arma bianca resta appeso ad una parete), ma che a differenza di questi ultimi punta decisamente sul lato thriller della storia piuttosto che su quello orrorifico-paranormale. La pellicola ha un inizio che potrebbe sembrare banale con una serie di assassinii che si susseguono apparentemente scollegati tra loro, tuttavia con il trascorrere dei minuti il tutto viene chiarito (con il ricorso a diversi flashback) grazie ad una sceneggiatura decisamente intrigata che fa prendere all’opera le pieghe del giallo. Ottima la regia del grande Mario Bava, che abbonda con inquadrature dalla soggettiva dei protagonisti, così come gli effetti speciali del grande Carlo Rambaldi (che qualche anno dopo collaborerà, tra gli altri, con Argento e con Spielberg) che può sbizzarrirsi sino a riprodurre una cruenta decapitazione (indimenticabile, poi, la scena del polpo avvinghiato al volto di un cadavere). Gore in abbondanza, discreta la colonna sonora di Cipriani, ordinarie le interpretazioni. Da segnalare l’ultra beffardo finale. Da vedere per gli amanti del cinema di genere italiano. Voto: 8
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