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Estate violenta

Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film

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La recensione su Estate violenta

di bradipo68
8 stelle

Zurlini racconta una storia d'amore che al tempo aveva tutti i crismi della sconvenienza in una cornice particolare ma da lui conosciuta molto bene(Riccione e il suo litorale)in un epoca storica importante per il futuro dell'Italia( 8 settembre 1943,l'inizio del crollo del fascismo con Mussolini che viene sollevato dagli incarichi di governo da parte del re).Siamo in piena guerra quindi ma i personaggi in cui ci imbattiamo nonostante bombardamenti e difficolta'in tutto sembrano non accorgersi di tutto quello che gli sta accadendo intorno.Vivono indolenti la loro vita,trascorrono le loro serate di fine estate a oziare e le giornate sulla spiaggia semideserta.Sono assolutamente al di fuori della realta'che li circonda.Su questo substrato si incastra la storia d'amore tra il figlio del gerarca fascista del luogo,Carlo, e Roberta una giovane vedova di un ufficiale morto in guerra con figlia a carico che vive con la madre e con la cognata.la sconvenienza della storia d'amore è data sia dalla differenza di eta',sia dal fatto che lei è vedova da poco.Ed è invisa sia alla giovane compagnia d'amici di lui che alla famiglia di lei che cerca di ostacolarli .La guerra che fino ad allora era stata solo uno sfondo invece irrompe prepotentemente nella vita di Carlo chiamato alle armi.E decidera'la cosa migliore per lui,la meno ovvia,dare retta all propria coscienza.Zurlini è delicato nel traattteggiare questa storia,quasi pudico nel descrivere il progressivo lasciarsi andare di Roberta che in fondo è l'unica ingabbiata da rigide convenzioni sociali che sono quelle che condizionano e tormentano i due amanti.E l'estate violenta del titolo che era stata solo un occasione per conoscersi poi modifica le loro vite in maniera irreparabile.Si nota anche una volonta'di non affrontare il discorso politico:Zurlini si limita a riportare,nella memorabile sequenza in cui vediamo il padre di Carlo(Un Enrico maria Salerno con gli occhi della tigre)il progressivo disgregarsi delle certezze e la consapevolezza che si è chiuso definitivamente un periodo.E il gerarca nonostante il mondo gli stia crollando addosso,sembra non accorgersene.....Altra sequenza memorabile è quella finale:lei che voleva portarselo con se' per nasconderlo vede dal treno la sua figura ferma vicino ai binari ,Carlo ha scelto altrimenti....

Su Jacqueline Sassard

non male

Su Eleonora Rossi Drago

bella e anche brava

Su Jean-Louis Trintignant

una prova convincente...

Su Valerio Zurlini

bellissimo film,bellissima storia d'amore

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