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Zatoichi

Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film

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La recensione su Zatoichi

di ClintZone
8 stelle

Ancora un imperdibile Kitano che questa volta firma un film di "spade, vendetta e samurai". Girato divinamente, Kitano dimostra ancora una volta di essere uno dei maestri assoluti del mondo della settima arte. Film da non perdere.

Ennesimo grande filmone del maestro Kitano. 

Questa volta non siamo alle prese di un Gangster-Movie moderno, Kitano trasporta il tutto in una icona leggendaria in Oriente, Zatoichi, un massaggiatore cieco, ma abilissimo e imbattibile con la spada. 

Allora, è vero che ho appena scritto che Kitano qui non è assolutamente indirizzato verso "Brother" o "Hana Bi" o "Outrage", eppure il film potrebbe essere lo stesso, diciamo che l'era è diversa, le atmosfere sono diverse, le spade prendono il posto delle pistole, ma i tatuaggi alla Yakuza per tutto il corpo rimangono, chi ha sete di potere rimane, Kitano è sempre lo stesso...e di conseguenza "Zatoichi" è un classico del cinema di Kitano. 

Questa volta biondissimo, cieco e dotato di un fortissimo senso dello humor il nostro Kitano/Zatoichi ha la passione del gioco d'azzardo, massaggia e poi si trova costretto a spargere un bagno di sangue a causa di criminali che chiedono denaro agli abitanti dei villaggi e non fanno vivere serenamente praticamente nessuno. 

Viene assunto da questi samurai malvagi una sorta di "guardia del corpo" che è un giovane samurai apparentemente imbattibile e che diffonde fiumi di sangue, quindi noi spettatori siamo li ad aspettare lo scontro tra titani, e cioè tra Zatoichi e questa guardia che corpo, confronto che ci sarà...! 

Kitano costruisce perfettamente una storia di samurai, giocatori d'azzardo, gente semplici e capi spietati e intorno a questi personaggi ruotano anche storie e situazioni molto dolorose. 

Basta pensare alla storia dei bambini scampati alla strage della loro famiglia, diventeranno grandi, sono fratello e sorella, si prostituiranno per uccidere i vecchi che sterminarono la loro famiglia e lo fanno con una strategia, uno di loro si veste da donna e danza per il samurai pagante, la donna vera suona...appena trovano un indizio che quel samurai ha fatto parte della strage dei loro genitori loro tenteranno in tutti i modi di ucciderlo, naturalmente in questo verranno aiutati anche da Zatoichi. 

Non vedo quindi "Zatoichi" come una storia di vendetta, lo vedo anche come una storia di vendetta ma più che altro lo vedo come un insieme di situazioni in cui questo grande personaggio si viene a trovare.

La vittoria su tutti i malviventi sarà inevitabile, il vero essere indistruttibile è Zatoichi e alla fine non potrà altro che esserci uan mega festa. 

Ora, da un punto di vista tecnico il film è impeccabile ancora una volta, non c'è assolutamente niente da dire, esattamente come in "Dolls" anche qui Kitano alla regia è un autentico mostro di bravura, di ingegno di genialità e se vogliamo anche di sperimentazione. 

Si perchè basta vedere il meraviglioso finale che praticamente trasforma un yakuza/samurai-movie in un musical classico, è incredibile, Kitano dedica li ultimi dieci minuti praticamente alla musica e al ballo più sfrenato, e la cosa interessante è che questa musica tra l'altro modernissima e non di certo titpica dell'era in cui si svolge il film non distoglie per niente l'attenzione dello spettatore, anzi lo affascina, lo sorprende, magari lo confonde, una sorpresa inaspettata. 

Lo Zatoichi cieco, che poi si verrà a scoprire che ha fatto finta sempre di essere cieco ma alla fine inciampa da una pietra e scopriamo che era cieco veramente è un'altra trovata geniale secondo me. 

Il fatto che questi yakuza dicevano sempre in modo fiero "ho sempre saputo che ci vedevi" e poi vengono aperti in due dalla spada di Zatoichi è una goduria per lo spettatore, perchè non solo vengono aperti in due e quindi puniti per le loro azioni, ma vengono anche presi per i fondelli, in quanto Zatoichi non ha fatto capire un bel niente a nessuno. 

Poi, le ambientazioni nel film sono perfette, molto probabilmente Takashi Miike per il suo "13 assassini" si è ispirato a questo film per l'atmosfera, i colori, per la fotografia insomma, sempre grigia, cupa, con queste pioggie incessanti...ne sentiamo quasi l'odore, insomma un film che ti fa immedesimare in esso, Kitano ci regala un'opera magnifica, splendida, girata divinamente e che deve essere vista ad ogni costo. 

I film di Kitano bisogna vederli tutti, non si possono perdere i suoi film, è un'artista vero oltre che autore vero, il suo cinema è riconoscibilissimo, che sia un Gangster-Movie, che sia un film drammatico in cui le storie si intrecciano come "Dolle" o che sia un film di spadate come "Zatoichi", il risultato è sempre lo stesso...mastodontico e grandioso cinema. 

ClintZone 

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