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Una rosa bianca per Giulia

Regia di John Farrow vedi scheda film

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La recensione su Una rosa bianca per Giulia

di teaestefano
8 stelle

Che angoscia questo film! Terribile. E' un ottimo noir incomprensibilmente poco noto (come la brava comprimaria di Mitchum), teso e solido. Il tema portante è quello - molto frequentato dal genere - dell'uomo onesto risucchiato da una donna in una torbida storia di passione, denaro, menzogna, morte. E anche qui il protagonista riceve dei segnali ammonitori quando il gorgo già lo sta trascninando dentro, ma avrebbe ancora tempo per chiamarsi fuori e uscirne senza alcun danno (si pensi qui a quando Mitchum scopre l'inganno e pianta su due piedi la donna come andava fatto). Poi però qualcosa interviene, di solito un cedimento ai tentativi di seduzione della dark lady o una mal riposta pietà, ed ecco che il malcapitato va a piè sospinto verso l'autodistruzione. Tentativi di ritirarsi ne farà ancora, ma sempre più deboli, anche perché le possibilità di salvezza si fanno più fioche via via che procede sulla strada della rovina. Il tono, oltre che molto teso, è anche un po' onirico, ed è come se i due personaggi si muovessero in un incubo dove avvenimenti e personaggi si susseguono in modo turbinoso e confuso. L'angoscia del film è generata soprattutto dal fatto che per buona parte di esso Mitchum è stordito da una brutta botta alla testa, che tra l'altro gli procura una commozione cerebrale, la quale porta lentamente ma inesorabilmente alla paralisi progressiva e alla perdita dei sensi. Vederlo mentre fa fatica a pensare, cammina claudicante e guarda con gli occhi sbarrati, e poi inizia a essere colpito dalla paralisi è qualcosa che mi faceva contorcere lo stomaco dalla tensione e dall'angoscia. Nella parte finale assomiglia agli zombi di Romero e fa quasi paura. Il titolo italiano, naturalmente, è completamente fuori luogo (fa pensare a un melodramma o ad un film sentimentale). Ricorda "Seduzione mortale".

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