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La crociera della morte

Regia di Gary Graver vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su La crociera della morte

di Ted_Bundy1979
3 stelle

Scucito e fiacco thriller marinaro evidentemente "fuori stagione" invernale,  ambientato su di un panfilo con tre coppie di amici con rispettive mogli, accomunati da un passato come reduci nel Vietnam, e laddove il sospettabile fin dall'inizio per lo squilibrio che dimostrava nel prendersela con i civili vietnamiti, non è il colpevole delle morti sulla barca. 

Da vedere principalmente per la presenza del grande William Smith e come completisti di questo immenso caratterista del cinema americano e dalla infinita filmografia, che ovviamente fa il pazzo iniziale durante le iniziali sequenze durante il conflitto nella giungla del Paese nel sud-est asiatico, e che più posticcia e pauperistica quasi non si potrebbe. 

Roba da Michele Massimo Tarantini 

e Bruno Mattei, o altri tardi e tardissimi "War movies" italici anni '80.

Oltretutto la fotografia è davvero dozzinale e sciatta, che da uno come Gary Graver che curava come dop e operatore sotto questo punto di vista come pochi altri i suoi classici porno dell'età d'oro, ed era un consolidato collaboratore di Orson Welles come di altri del cinema normale, non ti aspetteresti.

A parte le gran facce da "has been" del cinema di serie b e della televisione americane nelle migliori serie TV di anni '70 e '80, come John Phillip Law e Lewis Van Bergen, è di interesse per ogni estimatore il gineceo di attrici rappresentato dalle tre mogli. La più famosa delle quali è anche la vera protagonista della pellicola. Parlo naturalmente di una almeno 43enne Britt Ekland ormai al terz'ultimo film, e che non trovava più occasioni e ruoli all'altezza di quelli sostenuti in quasi tutta la sua carriera, scivolando in titoli a basso costo e quasi più da destinazione per le videocassette, come questo.

Oltretutto non che non s'impegni, nel ruolo di una squilibrata appena reduce da una clinica per malattie nervose e fresca sposa di Phillip Law che appare il più sbalestrato anche lui del terzetto, spesso in evidente "sovra-recitazione", è anche sempre una gran bella topa della categoria "super milfone", anche all'inizio nel quale appare con un trucco leggero.

Di sangue ce ne è poco, così come la tensione e l'inventiva grafica degli assassini è goffa, tranne forse l'ideina dell'arpione da caccia a grosse specie ittiche, come arma omicidiaria. 

Dato che Graver proveniva principalmente dal porno e dalle commedie sexy con centinaia di titoli in una foto filmografia tra le più vaste del mondo con oltre 360 crediti, non potevano mancare tra le tre attrici altre due ficone come April Jayne starlettina soltanto in qualche episodio TV di serie famose degli '80, e la moglie di Graver Jillian Kesner precocemente scomparsa, unica a concedere un topless in costume, la molesta, alcolista e rivendicatrice moglie di Smith.

Parte minore e soltanto al tavolino di un pauperistico ufficio con vista da grattacielo, per un imbolsito Robert Quarry, un tempo solo dieci anni anni prima, leggenda dell'horror soprattutto con Yorga.

 

 

 

 

Ted_Bundy1979

 

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