Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
La storia poteva anche essere non banale, se non fosse stata sceneggiata con tanta superficialità e approssimazione, tanto che nessuna - ma proprio nessuna - scena, risulta credibile e convincente. Qualcuno ha già fatto notare le tante cose incongruenti, fuori posto, od omesse. Qui citerò semplicemente l'incipit, dove la guardia del corpo di un facoltoso uomo d'affari ignora le proteste di un losco trafficante ostinandosi a toccargli i disegni d'autore (o presunti tali) milionari e soccombendo come un pivellino alla sua scontata reazione. E' solo l'inizio, ma, davvero, si continua così per tutto il film. Appunto a margine: le figure femminili fanno solo, appunto, le figurine, e null'altro.
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