Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Bel noir, pieno di colpi di scena, dove Losey comincia a fare i conti con i rovelli della coscienza, con la lotta tra bene e male che si svolge dentro ciascuno, con la responsabilità e le conseguenze delle scelte. L'argomento ricorda alla lontana quello della Fiamma del peccato di Billy Wilder, anche se qui il motore dell'azione è un dark man, anziché la classica dark lady. Qualche passaggio dei dialoghi appare oggi un po' datato (soprattutto quando è in scena il collega di Garwood) e certo anche la procedura giudiziaria cui viene sottoposto il protagonista sembra alquanto affrettata, ma l'insieme è solido e, pur nel moralismo imposto dal codice Hays, il film rifugge sempre dalle soluzioni più facili e scontate.
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