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Intervento divino

Regia di Elia Suleiman vedi scheda film

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anonimo (27615)

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La recensione su Intervento divino

di anonimo (27615)
8 stelle

Fin dalla prima scena, un improbabile, affannato Babbo Natale con tanto di gerla sfondata sulle spalle che scappa sulle colline circostanti Nazareth inseguito da un gruppo di giovani teppistelli (non vorrei sbagliarmi, ma nei titoli di coda mi pare di aver letto scorrere che sotto il barbone bianco si nascondesse niente popo di meno che Michel Piccoli….), si capisce subito di essere di fronte ad una pellicola molto originale. I quadretti che punteggiano la prima parte (Nazareth) così come le successive due (al confine tra Ramallah e Gerusalemme e Gerusalemme) confermano poi l’impressione iniziale, attraverso un’ironia davvero degna di Buster Keaton (ma glaciale come quella di Aki Kaurismaki, nonostante per tutto il film splenda luminoso un magnifico sole mediorientale), silente e pungente, metaforica quanto grottesca, sottile e raffinata come l’abile regia di Elia Sulieman. Centrale la figura femminile (brava e bella Manal Khader), la cui entrata nella vicenda, al termine della prima fase (una conturbante discesa in rosa-confetto da un’auto di grosso cilindrata al confine con Israele) non a caso è sottolineata con l’ingresso di una musica pop-tecno di sottofondo sino a quel punto completamente assente, simbolo essa stessa dell’ideale di libertà insito nel film. Molte le cose pregevoli da ricordare. Un ottimo film, giustamente premiato a Cannes dalla critica, ovviamente risultato noioso agli spettatori più superficiali.

Voto: 7/8

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