Regia di Joel Coen vedi scheda film
E' curioso che i Coen facciano dire da un loro personaggio il difetto principale del film: il maestro di musica quando stronca la ragazzina dice che la musica non è questione di dita ma deve partire dal cuore. Ebbene, "L'uomo che non c'era" esibisce dei virtuosismi stilistici pregevoli ma assolutamente freddi, è un film di testa ma non di cuore. Peccato. Joel Coen ha saputo far di meglio.
Come deve avergli imposto il regista, la sua è una interpretazione molto stilizzata, ma la qualità si vede.
Tutta una recitazione di viso, resa più difficile dal gelido personaggio. Ma è brava.
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