Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Mezzo passo falso dei pur degni dei propri nomi Monicelli e Giannini. Il tema, introspettivo e profondo, viene trattato con superficialità, per fare spazio all'esteriorità del personaggio, ai suoi rapporti, alle sue vicende piuttosto che focalizzarsi sul dilemma interiore e sulla riflessione in atto: è il tono della commedia all'italiana. Ma questo non salva un film che poteva nutrire aspirazioni diverse.
Uno scrittore di mezz'età, frustrato sentimentalmente e professionalmente, va incontro alla depressione. I malanni fisici si acuiscono e i dottori non sanno aiutarlo, nemmeno la psicanalisi; dopo un tentato suicidio rimane solo l'eremitaggio.
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