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The Others

Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film

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La recensione su The Others

di SalvoVit
8 stelle

 

Accendo la televisione. Stanno trasmettendo The Others. Bhè, perchè non guardarlo? Potrebbe essere un filmetto ma, perchè non provare a dargli una chance? Dopo un'ora e quaranta minuti spengo la televisione e ringrazio me stesso di avere una certa curiosità e una certa voglia di farmi opinioni mie.

 


No, non sto delirando. E' andata proprio così. Qual'è la storia? La più banale di tutte. Grace, tipica borghesotta inglese, vive insieme ai suoi due bambini, allergici alla luce, in una grossa villa sperduta ed isolata dal mondo. Il loro isolamento sembra però essere in pericolo a causa di una strana presenza nella casa.


The Others mette in chiaro le cose fin dall'inizio. L'aspetto della grossa e barocca villa in cui Grace e i suoi bambini vivono lo confermano. Il film richiama le atmosfere degli horror gotici (e non) degli anni '50 e '60 e non lo fa inutilmente. La sensazione appena si entra nel mondo di The Others non è quella di stare bene, tutt'altro, già dai titoli di testa non ci si sente per nulla a proprio agio creando quella tipica situazione di fastidio ma che al tempo stesso diviene attraente man mano che si va avanti con la visione dell'opera.

Nella testa di Grace sembra esserci un pensiero chiaro e preciso: io sono forte, autoritaria e decisa. Nella testa dello spettatore c'è a sua volta un altro pensiero chiaro e preciso anch'esso: Grace è debole, manipolabile ed insicura. I bambini diventano "vittime" delle idee antiquate e conservatrici della madre, madre che sembra più un dittatore nazista che un genitore.

 

La religione è l'unica ancora di salvezza per Grace. "Lei crede solo a ciò che le hanno insegnato" dice Mrs. Bertha Mills e ha ragione. La chiusura mentale di Grace si riflette su tutto ciò che le sta attorno. La grossa villa diventa una semplice ed efficace metafora per esprimere il concetto. Grace è chiusa e non vuole aprirsi ad un'idea differente dalla sua. La villa è chiusa e non può essere aperta per idee di chi ne ha di diverse dalle sue. Nella mente di Grace, nulla cambia e mai cambierà. Nulla è aperto e mai lo sarà. Mai la vedremo aprirsi a idee nuove così come non vedremo mai quella antica villa aprirsi per dargli un'aspetto diverso da quello che ha.

Ma è qui che gli "altri" (del titolo) arrivano. Quelle presenze oscure e misteriose che non dovrebbero esserci. I piani di Grace sono stati distrutti. Qualcosa sta scombinando gli equilibri. Altro non dirò.

Quella degli "altri" è un'efficace metafora del razzismo sociale. Gli "altri" non sono ammessi. Gli estranei sono indesiderati. La villa è il nucleo, metafora del mondo in cui vivono i razzisti e i conservatori. E quando arrivano gli "altri" non si accettano spiegazioni, si lotta per mandarli via con le forze senza accettare alcuna ulteriore spiegazione. Perchè essere mentalmente aperti è un male. La Bibbia è il bene. Non c'è nient'altro, nessun altro pensiero, che possa entrare nella testa di Grace.

 


Chi l'ha già visto lo riveda e per chi non l'ha ancora visto....si può sempre rimediare.

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