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Riabbracciare Parigi

Regia di Alice Winocour vedi scheda film

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La recensione su Riabbracciare Parigi

di alan smithee
6 stelle

locandina

Riabbracciare Parigi (2022): locandina

FESTIVAL DI CANNES 2022 - QUINZAINES DES RÉALISATEURS/AL CINEMA

Una affascinante donna quarantacinquenne di nome Mia, sopravvissuta per miracolo a uno dei devastanti attentati terroristici che insanguinarono la capitale francese nel 2015, si sforza di tornare a girare da sola per le vie parigine.

La sua missione è la ricerca di qualche testimone e vittima come lei, che possa aiutarla a ricordare i molti particolari rimossi a seguito di quel brutale attentato occorso in un locale pubblico, da cui miracolosamente è riuscita a sopravvivere.

Un evento tragico e violento da cui la donna è uscita gravata da una serie ferite non solo nel corpo: lo shock subito è una devastazione da cui risulta ancora più difficile riprendersi, e la donna ci prova elaborando poco per volta e costruttivamente il tragico episodio.

Grazie alla frequentazione dei luoghi dell’attentato, grazie ad aver individuato, proprio in una sala adiacente al bar ove avvenne il massacro, un gruppo di recupero per sopravvissuti, Mia riuscirà a ritrovare l’uomo con cui scambiò qualche occhiata di intesa nei momenti immediatamente precedenti alla strage che le avrebbe per sempre segnato l’esistenza.

Un incontro fondamentale, utile oltre ogni altro pur lodevole intervento di psicologi e sostegno di esperti, che le permetterà finalmente di rielaborare l’evento, uscendo da quel limbo sospeso con una prospettiva di vita più chiara e consapevole. Finalmente libera da quella sorta di senso di colpa instillatole dall’atteggiamento immaturo, pur se comprensibile, di un’altra vittima, pronta a testimoniare un particolare totalmente infondato, a carico della protagonista.

Virginie Efira, Benoît Magimel

Riabbracciare Parigi (2022): Virginie Efira, Benoît Magimel

Virginie Efira

Riabbracciare Parigi (2022): Virginie Efira

Alice Winocour, che ha vissuto quasi in prima linea la tragedia degli attentati parigini del 2015, con un fratello intrappolato nel Bataclan, sopravvissuto alla furia omicida degli attentatori, ha inteso con questo film rivivere e ricostruire quei momenti disperati per chi ha avuto la fortuna di sopravvivere, seguendo le emozioni che ha immaginato potessero trapelare.

E la Winocour, in questo suo racconto introspettivo molto intimo e delicato, ha saputo trovare nella dolcezza espressiva e materna di Virginie Efira, la trasfigurazione più opportuna e credibile per descrivere il desiderio affannoso di una donna nel cercare di venire a capo di un puzzle che la disgrazia ha disgregato in mille frammenti, tutti da ricomporre secondo un ordine logico che pare perduto per sempre.

Affiancano la bella e brava attrice Benoit Magimel, nei panni dell’affascinante uomo d’affari pure egli coinvolto nell’attentato, e fondamentale per aiutare la protagonista a rientrare in possesso dei particolari omessi dalla sua memoria stravolta.

Virginie Efira, Benoît Magimel

Riabbracciare Parigi (2022): Virginie Efira, Benoît Magimel

 

Ma pure Grégoire Colin, marito solo apparentemente premuroso e affettuoso, in realtà proiettato su distanze abissali e su interessi che lo spingono ben al di fuori dal poter costituire una presenza fondamentale per la protagonista.

Infine, in un ruolo di contorno, ma importante, la nostra Maya Sansa interpreta la dolce e comprensiva responsabile del gruppo di recupero a cui viene affidata Mia.

Al suo quarto lungometraggio dopo Augustine (2012), Disorder (2015) e il futuristico Proxima (2019), Alice Winocour dimostra, con questo suo intenso Riabbravviare Parigi (in originale Paris Memories), di saper sondare con delicatezza e intensità i turbamenti psicologici e le emozioni più intime che la mente elabora quando sottoposta a uno stress eccessivo.

In un film che, pur sbilanciandosi quasi esclusivamente nel contesto della complessa rielaborazione del dramma, non rinuncia a rappresentare gli effetti più crudi e violenti di una ostentazione di odio razziale e culturale che non può non lasciare impietriti e devastati.

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