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Da ladro a poliziotto

Regia di Les Mayfield vedi scheda film

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La recensione su Da ladro a poliziotto

di braddock
8 stelle

Diretto dal regista de THE MAN con Samuel Lee Jackson, questo BLUE STREAK è effettivamente una copia di BEVERLY HILLS COP con un Martin Lawrence che ricorda molto da vicino gli atteggiamenti di Eddie Murphy. Tuttavia non è affatto una pellicola sgradevole, contando su numerose gag riuscite e su un ritmo sempre scorrevole. La sotria vede Lawrence nei panni di Miles Logan, un ladro professionaista impegnato nel furto di un prezioso gioiello assieme a tre complici. Tra questi vie è Dacon (Peter Greene) intenzionato a tradire i compari per tenersi tutta la reliqua per sè. Quest'ultimo uccide così uno dei ladri causando l'arrivo della polizia, Miles però prima di essere arrestato riesce a nascondere il diamante nei condotti d'areazione di un edificio in costruzione. Dopo due anni Miles viene scarcerato e subito pensa di tornare nell'edificio dove ancora si trova il diamante, avendo però una gran brutta sorpresa. Proprio quello stabile è infatti diventato una centrale di polizia, rendendo così impensabile per Miles accedervi. Il ladruncolo però non si perde d'animo e dopo aver tentato di fingersi un consegnatore di pizze, decide di fingersi lui stesso un poliziotto grazie ai documenti falsi fornitigli da un amico malavitoso. Grazie alle sue esperienze passate nei quartieri disagiati, Miles diventa presto uno dei membri più efficienti e ben voluti nel distretto. Nel frattempo, Dacon resta sempre in cerca del diamante... Di certo non è un titolo che punta a restare negli annali del cinema, ma si mostra comunque molto godibile e piacevole senza mai cadere nella noia. L'aspetto action e quello brillante vengono ben dosati e conciliati alla perfezione, con un susseguirsi di siparietti brillanti tutti piuttosto efficaci e indoviati. Lawrence copierà anche da Murphy, ma questo non toglie nulla alla sua simpatia e alla spigliatezza recitativa che si mostrano perfette per il film. Ho poi apprezzato anche i dialoghi, ben riprodotti nella versione italiana seppur ancora più espressivi in lingua originale, a volte volgari ma così surreali da risultare spesso divertenti. Tra i tanti derivati dalla triologia di BEVERLY HILLS COP questo è uno dei pochisismi che riesce ad eguagliare il capostipite, non un capolavoro ma di certo 90 minuto buoni di puro spasso.  

Su Martin Lawrence

Ottima, il miglior erede di Murphy anche se in realtà i due sono quasi coetanei

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