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I 39 scalini

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su I 39 scalini

di angelina
8 stelle


"Una bella e misteriosa donna,inseguita da due banditi.Sembra una storia di spie."
" E' esattamente così.Solo che io trovo la parola agente più adatta."
"Agente.Di quale stato?"
"Qualunque sia disposto a pagarmi
."
"Qual'è la sua patria?"
"Io non ho patria..."
(Richard Hannay e Miss Smith)

Richard Hannay (Robert Donat),un canadese che si trova da poco a Londra per affari,va a teatro per assistere ad una esibizione dello stupefacente Mister Memory (Wylie Watson),un uomo dalla memoria prodigiosa che non sbaglia mai una risposta,qualunque domanda gli venga fatta.
Due colpi di pistola interrompono bruscamente lo spettacolo e nel trambusto Richard si trova a fianco una sconosciuta,bella ed elegante,che gli chiede di essere ospitata a casa sua per la notte.
Annabella Smith (Lucie Mannheim),così dice di chiamarsi,gli rivela di essere un'agente segreto,inseguita da due killers,che sta cercando di rintracciare i componenti di una potente organizzazione spionistica denominata "I trentanove scalini",il cui capo,uomo astuto e crudele,è sul punto di entrare in possesso di un importante segreto per la costruzione degli aerei militari da difesa.
Questa pericolosa spia cambia spesso nome e travestimento,ma è riconoscibile per la mancanza di una falange del dito mignolo.
"C'è un uomo in Scozia a cui è indispensabile che io faccia una visita.E' soltanto questione di giorni,forse di ore e il segreto uscirà dall'Inghilterra." - spiega la donna.
Durante la notte Miss Smith viene pugnalata alla schiena,ma prima di morire consegna a Hannay una cartina della Scozia con indicato il luogo dove trovare l'uomo della sua missione segreta.
Sospettato di omicidio,Richard fugge in Scozia in treno e,durante il viaggio,per ingannare due poliziotti alla sua ricerca,bacia una bella sconosciuta che però,nonostante egli tenti di spiegarle la sua incredibile avventura,non gli crede e lo fa arrestare.
Richard riesce a fuggire e,durante una breve sosta in casa del fattore Croft,uomo bigotto e malfidente,viene aiutato dalla moglie di lui,Margaret (Peggy Ashcroft),che gli regala per camuffarsi il cappotto del marito.
Sempre braccato dalla polizia,Hannay si rifugia in un lussuosa casa dove abita un certo professor Jordan (Godfrey Tearle),a cui racconta le sue peripezie,ma troppo tardi di accorge che a quest'uomo dall'aria molto rispettabile,manca una falange del dito mignolo e che ha tutta l'aria di volersi sbarazzare di lui.
Dopo altre pericolose avventure,Richard ritrova la ragazza del treno,Pamela (Madeleine Carroll), e con il suo, prima riluttante e poi convinto aiuto,riesce a far luce nel complicato e incredibile intrigo.
Ispirandosi al romanzo "The Thirty-Nine Steps" di John Buchan,sapientemente sceneggiato da Charles Bennet e dalla moglie Alma Reville,Hitchcock mette in scena la più brillante e avvincente spy-story del periodo inglese,una bellissima commistione di spionaggio,commedia,sottile e tagliente umorismo e grande finezza di dettagli psicologici nella delineazione dei personaggi,con una suspense e un ritmo veloce e incalzante.
Nella famosa intervista rilasciata a François Truffaut,Hitchcock così si esprime,tra l'altro, sull'autore del libro al quale si era ispirato:
"Quello che mi piace di John Bucan è qualcosa di profondamente britannico,che in Inghilterra chiamiamo understatement...è un modo di presentare avvenimenti molto drammatici con un tono leggero." (Il cinema secondo Hitchcock,Il Saggiatore)
Capolavoro di superba fluidità narrativa,dove nel taglio delle inquadrature,nei movimenti di macchina,nelle luci e ombre della splendida fotografia contrastata di Bernard Knowles,nel plot narrativo che vede un innocente ingiustamente accusato di un delitto non commesso,anticipa alcuni stilemi classici della sua filmografia,The Thirty-Nine Steps dispiega una serie di personaggi bizzarri,inquietanti,umoristici,enigmatici,delineati con una raffinata introspezione psicologica.
Dall'incantevole cameo di una giovanissima Peggy Ashcroft,moglie infelice di un fattore bigotto,che sogna le luci della città,nella sperduta e cupa brughiera scozzese,all'enigmatico Mister Memory,che apre e chiude il film,con i suoi misteriosi segreti,all'affascinante e rapinosa Miss Smith,spia senza patria e senza futuro,Hitchcock rivela compiutamente il suo talento audace,esuberante e spiritoso (The Guardian) in uno spettacolo teso come un cavo d'acciaio dall'inizio alla fine (Variety).
Non mancano poi alcune sequenze da antologia,come il proiettile diretto a Richard Hannay e conficcatosi nel Libro dei Salmi,dentro la tasca del cappotto del fattore Croft,il leggero e brillante dialogo degli equivoci tra il protagonista e la deliziosa,quanto ostinata,Pamela,che non vuole credere alla sua innocenza,mentre sono costretti a condividere una camera da letto di una locanda,con le mani avvinte dalle manette e infine il colpo di scena finale che,come in L'uomo che sapeva troppo si svolge in un teatro,tra lo stupore e il panico degli spettatori.
Eccellente performance di Robert Donat che,tra fughe,inseguimenti e delitti,mantiene intatto il suo imperturbabile understatement britannico,affiancato da una (ovviamente) bionda e ironica Madeleine Carroll e da un cast diretto con amirevole talento registico.
Un miracolo di velocità e di luce (O.Ferguson),un prezioso gioiello di suspense,humour e inimitabile classe.

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