Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Cattive acque è un film inchiesta, contro i poteri forti, contro le industrie, contro le istituzioni, contro la lentezza della burocrazia. Sottilmente acuto e riflessivo: anche se le fabbriche avvelenano l’uomo, l’uomo ne ha bisogno per lavorare, per vivere. L’avvocato Rob Billott (Mark Ruffalo qui per metà produttore, sempre bravo) se ne accorgerà sulla propria pelle. Difensore di aziende chimiche si “convertirà” grazie ad un “vaccaro”, quando questi gli mostrerà come le sue mucche impazziscano nel bere le acque sporche. Motivo? Teflon, un agente chimico che riveste utensili domestici come le pentole. La fabbrica smaltisce veleno e le falde acquifere sono contaminate.
Colpisce e mette una certa impotenza. Ottima la fotografia. Bene il cast. Magari facilotto, le solite quattro chiacchiere da bar che si raccontano un po’ tutti, per questo non ha convinto pienamente, ma in fondo quell’essere populista è un difetto?
“… siamo soli, dobbiamo salvaguardarci noi, loro sono troppo potenti …”
Come dargli torto?
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