Regia di Didier Bivel vedi scheda film
Film drammatico che tratta di un tema purtroppo più che mai attuale: la violenza sulle donne. La pellicola pone sullo sfondo il thriller (la volontà di vendetta della protagonista) e mette al centro il dramma vissuto dalla donna interpretata in modo ottimale da Elsa Lunghini. Quest'ultima è stata perfetta nel mostrare la sofferenza, la rabbia, il tentativo di voler far finta che tutto vada bene e il dolore interiore della protagonista. Una pellicola fortemente drammatica con diverse scene che provano una stretta allo stomaco allo spettatore. Diverse le scene ben realizzate e che catturano l'attenzione. Tra le scene emotivamente più forti pensiamo al confronto, che avviene davanti al giudice, fra l'uomo e la protagonista, oppure quando quest'ultima si reca nella casa in campagna dove è avvenuto lo stupro per valutare il quadro e l'avvocato dell'uomo compare per corromperla e farla crollare psicologicamente. Ma la protagonista, in apparenza, non crolla, tiene tutto dentro credendo di non poter essere capita o incolpandosi di quello che è capitato.
Una pellicola che ho trovato emotivamente forte, ma il cinema serve anche e soprattutto a questo. Sensibilizzare su molti temi sui quali ancora oggi ci sono tanti e scandalosi pregiudizi dove la vittima rischia di diventare colpevole.
Film che andrebbe fatto vedere a chi ancora giustifica certi atti e comportamenti osceni contro le donne e a chi ancora considera come provocante il modo di vestire o certi atteggiamenti.
Film che non ha certo bisogno di troppe parole, in quanto si commenta da solo.
La regia e Elsa Lunghini sono state molto brave a mostrare le difficoltà a raccontare anche alle persone più vicine quanto accaduto, la vergogna, la voglia di riscattarsi e lasciarsi tutto alle spalle. Ma allo stesso tempo la paura (paura della luce, ad uscire, paura degli altri) e la difficoltà. Una difficoltà che può essere colmata solo con l'aiuto delle istituzioni, con il dialogo e grazie agli amici.
Pellicola che, se guardata attentamente e se vista con gli occhi della protagonista, è emotivamente forte e che lascia un senso di amaro dopo la sua visione nonostante il finale, che fa apparire un raggio nella piega buia che ha preso la vita della protagonista.
A tutti auguro un buon cinema e un buon proseguimento!
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