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Il coraggioso

Regia di Johnny Depp vedi scheda film

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Lina

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il coraggioso

di Lina
2 stelle

Film intenso e particolare, ma di dubbio interesse e moralità.

 

L'inizio è molto lento, ma mano mano che prosegue, comincia a incuriosire.

 

La trama è da decifrare per poter essere capita veramente. In alcune sequenze nasconde sottili allusioni (azzardate a dire il vero) alla vita di Gesù Cristo e mescola buoni sentimenti, angoscia, tensione e nostalgia in uno scenario noir malinconico, uggioso e opprimente. 

 

Nonostante sia uno dei film d'autore più profondi e impegnativi di Johnny Depp (in cui cura di persona, per la prima e unica volta, la regia) non riesce a donare il giusto spessore ai personaggi e neppure alla storia in sé per sé. Così, l'opera si rivela solo un drammone pretenzioso.

 

Ispirato a un romanzo di Gregory Mcdonald, racconta la storia di Raphael, un nativo americano (un pellerossa) indolente, irresponsabile e sconsiderato, che entra ed esce spesso di galera per crimini vari e che non ha mai provveduto a sostenere economicamente la sua famiglia, la quale, fino ad allora, aveva vissuto di stenti. Tuttavia, a un certo punto della sua vita, Raphael decide di rimediare ai suoi errori. Lo fa, però, attraverso una scelta inverosimile. Accetta di prendere parte a un film in cui verrà torturato e poi ucciso, per poter guadagnare una notevole somma di denaro da dare alla sua famiglia. Prima di morire durante le riprese, ha solo una settimana di libertà; una settimana in cui cercherà di fare il possibile per veder finalmente felici e fieri di lui sua moglie e i suoi bambini, a cui non rivela la verità.

 

L'epilogo dunque è estremamente amaro, ma nonostante le tematiche ispirate e toccanti che il film affronta - la miseria, la frustrazione provata dalla gente che vive in ambienti poveri, la diversità, la solitudine, il sadismo, lo sfruttamento dei lavoratori bisognosi, il senso di colpa, il pentimento, il riscatto, il sacrificio e l'amore per la famiglia - non è piaciuto soprattutto alla critica americana, che lo ha stroncato pesantemente accusando Depp di aver ambito e puntato più in alto di quanto avrebbe mai potuto permettersi di fare.

 

Di conseguenza, Depp ha deciso di non fare distribuire il dvd negli Stati Uniti (a differenza del resto del mondo, dove non è stato accolto poi tanto male - per esempio, quando è stato presentato in concorso al cinquantesimo Festival di Cannes, ha ricevuto qualche critica positiva.

 

A livello tecnico, come regia, Depp ha saputo fare molte belle riprese di paesaggi suggestivi e ha effettuato degli stacchi perfetti con la telecamera. Tutto il resto, però, a partire dalla sceneggiatura sino alla messa in scena e alla caratterizzazione dei personaggi, non funziona. Anche il ruolo che interpreta è pessimo e assurdo. Il suo personaggio malinconico, immaturo e laconico non riesce ad appassionare, decisamente non piace. Migliore di lui si rivela Elpidia Carrillo, intensa e ben calata nel ruolo della moglie frustrata di Raphael. E poi, in un cameo basico c'è Marlon Brando, abbastanza malridotto nel film (sulla sedia a rotelle), che interpreta il ruolo di un uomo sadico che aiuta ma allo stesso tempo condanna Raphael a un triste destino.

 

Un'opera decisamente non riuscita e impopolare, senza né senso né morale.

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