Regia di Mattia De Pascali vedi scheda film
Joe McBetter è un ricco imprenditore; sua figlia Melanie sta con l’ambizioso e un po’ stralunato Malcolm, mal visto dal suocero. A seguito dell’ennesimo litigio fra i due, Joe viene trovato morto.
Come il titolo suggerisce, nonostante non ne venga però fatta alcuna menzione sui titoli di testa e su quelli di coda del film, McBetter è una rilettura in chiave moderna della tragedia di Macbeth. Si tratta di una rilettura piuttosto libera, un canovaccio sostanzialmente ispirato a quello della celebre opera shakespeariana, ma niente di più; ed è inoltre il triplice debutto di Mattia De Pascali in veste di regista, di sceneggiatore e di produttore. Indubbiamente il ruolo in cui se la cava meglio è il primo: il lavoro è infatti piuttosto scorrevole e le scelte registiche risultano convincenti nella maggior parte dei casi; la storia soffre invece di qualche ingenuità e luogo comune, mentre sul piano della produzione gli elogi doverosi a De Pascali per essere riuscito a mettere in piedi autonomamente un film in Italia nel 2019 sono comunque mitigati dall’evidente budget limitato. Cosa che lo porta oltretutto a dover utilizzare un cast di attori alle prime armi e non tutti in parte (Andrea Cananiello, Serena Toma, Donatella Reverchon, Nik Manzi, Oscar Stajano, Iole Romano sono i principali); una nota positiva va poi spesa per gli effetti speciali: pochi, ma efficaci. McBetter è un buon esempio di cosa può fare la forza di volontà applicata a una discreta dose di talento, pur senza grandi mezzi; senza dimenticare che licenziare un horror grottesco in Italia è già di per sé una mossa coraggiosa, una sfida alla sala e alla critica. 4/10.
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